Feltri nega di aver detto che i meridionali sono inferiori: “Amo il Sud”


Vittorio Feltri torna a parlare della purtroppo famosa affermazione sui “meridionali inferiori”. Il direttore editoriale di Libero, in un articolo pubblicato su Libero, si arrampica sugli specchi e cerca di manipolare quanto invece era chiaro ed inequivocabile. Nel corso della trasmissione Fuori dal Coro ha infatti detto, testualmente:

“Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente che evidentemente ha un senso di invidia, di rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di senso di inferiorità. Ma io non credo ai sensi di inferiorità: credo che i meridionali in molti casi siano inferiori“. Al conduttore Mario Giordano, che si è prestato al teatrino, ha poi detto Chissenefrega, si arrabbino. Con me si arrabbiano tutti i giorni, mi insultano, mi augurano di morire”. 

Non si capisce cosa ci sia da interpretare e da capire in quelle affermazioni. Feltri sostiene di non aver dato un giudizio antropologico, ma riferito alla situazione economica, peccato però che tale elemento non sia per nulla riscontrabile dal testo delle sue parole che si ostina a difendere. Ha detto che i meridionali sono inferiori, stop. Era cosciente di suscitare reazioni di rabbia, l’ha detto egli stesso. Tutto il resto è un tentativo goffo di ripararsi da denunce e procedimenti disciplinari:

“Circa un mese fa ero ospite di Mario Giordano a Fuori dal coro, programma televisivo. Intervistato sulla chiusura della Campania per via del virus, ho risposto che personalmente non mi sarei mai trasferito al Sud, dal momento che non ambisco a fare il posteggiatore abusivo, mestiere diffuso a Napoli, per effetto di una disoccupazione endemica che i governi non hanno mai risolto e neppure affrontato.

“Non è forse una verità? Ho aggiunto che nel Mezzogiorno molti sono inferiori rispetto al Nord, in effetti il livello economico, sociale e civile da quelle parti è in generale meno alto che in Lombardia. Non ho fatto alcun riferimento antropologico. Mi sono limitato a descrivere una situazione in cui dominano ancora le organizzazioni mafiose che operano in un contesto di oggettiva arretratezza.

“E pure questo è insindacabile. Ebbene, mi hanno denunciato lo stesso per odio razziale e robaccia simile, ignorando che nei miei libri e nei miei articoli non ho fatto altro (lo posso documentare) che manifestare il mio amore per il Mezzogiorno. Ma sono consapevole che contro i cretini siamo tutti disarmati”.


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