L’appello dei congiunti fuori regione: “Ci hanno tolto l’amore. Non possiamo incontrarci”


Dura da nove mesi ormai l’emergenza coronavirus, che ci costringe tutti a stare più divisi, lontani, almeno fisicamente. Una situazione recentemente diventata ancora più complicata a causa del divieto di spostamento tra le regioni, il quale dovrebbe essere confermato nel Dpcm Natale e che dovrebbe prevedere una deroga solo in casi eccezionali. Per questo motivo si sono allarmate le coppie formate da fidanzati che abitano in regioni diverse, i cosiddetti congiunti fuori regione, i quali chiedono al governo di permettere loro di vedersi.

“Noi congiunti fuori regione vogliamo mettere in luce la questione di noi fidanzati che non abitano nella stessa regione o comune, ai quali è vietato potersi incontrare adesso e chissà per quanto tempo ancora. Siamo persone che come tutti si amano e desiderano stare insieme, rispettando tutte le regole, senza nessun dubbio. Vorremmo avere gli stessi diritti di chi ha i propri affetti vicini; magari fare un appello al Governo affinché inserisca la visita ai congiunti fuori regione/fuori comune nell’autocertificazione.

Dietro le nostre lamentele ci sono coppie che programmano un futuro insieme, famiglie intere divise… E tutto ciò a causa di confini immaginari che esistono solamente a livello geografico e burocratico. Non siamo fidanzati, ma soprattutto persone da serie B! L’amore non si classifica. Il virus ci ha portato via tutta la normalità della nostra vita, che non ci venga tolto anche l’amore. Siamo stati dimenticati per la seconda volta. La prima da marzo a giugno, mentre chi era nella stessa regione aveva la libertà di stare con il proprio amore, famiglia e amici un mese prima. Una differenza abissale senza motivo. Combattiamo per avere pari diritti”.


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