“Avendo ricevuto in questo momento la notizia delle decisioni del nostro Governatore, ma visto che stiamo preparando da stamattina, domani (oggi, ndr) tutte le persone che sono in indigenza economica possono venire da noi. Gli regaleremo volentieri il nostro lavoro. Non vogliamo buttare i nostri sacrifici”.
Il titolare, Antonio Esposito, ci spiega: “Naturalmente è anche una forma di protesta, non solo di beneficenza. Questi quattro giorni non avrebbero risolto i nostri problemi, ma moralmente saremmo stati un pochettino più sollevati”. Opinione, questa, comune a tantissimi ristoratori e dipendenti per i quali stare a casa è praticamente una tortura. Stiamo parlando di un popolo, quello napoletano, abituato a rimboccarsi le maniche e fare qualcosa della propria giornata, ma che adesso si un trova in un tunnel da cui sembra non esserci via d’uscita.