Buche stradali: ecco come ottenere il risarcimento se ci finite dentro


Le buche stradali sono un fenomeno che tormenta non solo la città di Napoli, ma l’Italia intera, e causano danni sia ai veicoli che alle persone. Spesso, infatti, capita di prendere in pieno dei fossi che possono bucare e in qualche caso anche squarciare gli pneumatici, o causare altri tipi di danno, così come non di rado provocano cadute dai ciclomotori o infortuni ai pedoni. In tutti questi casi è possibile chiedere un risarcimento dei danni all’ente pubblico che ha il compito della manutenzione della strada, tramite lettera raccomandata da inviare entro cinque anni dall’accadimento del fatto.

Affinché si possa ottenere il risarcimento del danno bisogna provare due circostanze:
1) che l’Ente chiamato in causa (che può essere il Comune, la Provincia e così via) fosse tenuto a custodire la strada e operare le opportune misure di manutenzione, e che fosse in grado, con la normale diligenza, di accorgersi del pericolo e provvedere alla messa in sicurezza del manto stradale;
2) il rapporto di causalità tra l’esistenza della buca e l’evento, ossia il danno deve essere una diretta conseguenza dell’aver preso il fosso.

Nel momento in cui è accaduto il fatto, è opportuno chiamare la Polizia Municipale, la Polizia o i Carabinieri in modo che vengano sul posto per constatare le condizioni della strada e redigere il verbale. Un’altra cosa da fare, se possibile, è scattare delle foto sia al mezzo che al tratto di strada sconnesso, oltre a prendere nomi e recapiti di eventuali testimoni e farsi fare un preventivo delle riparazioni. In caso di danno fisico, recarsi al pronto soccorso per la visita e conservare il certificato del medico contenente l’elenco delle lesioni, la diagnosi, profilassi e prognosi.

Una volta completato tutto ciò, bisogna inviare la richiesta di risarcimento alla sede legale dell’ente individuato, una lettera raccomandata contente le generalità di chi fa la richiesta e del danneggiato se sono due persone diverse (ad esempio, il genitore che la effettua a nome del figlio), la dinamica e le circostanze dell’incidente, i danni subìti, i nomi dei testimoni. La richiesta è tanto più efficace quanto meglio redatta e precisa.

Il Comune, per evitare di essere costretto a pagare i danni, deve dimostrare che il conducente o il pedone avrebbe potuto scansare la buca usando l’ordinaria diligenza, cioè se prestando l’ordinaria attenzione sarebbe stato in grado di accorgersi della buca ed evitarla. Qualora, dunque, il fatto sia successo su una strada che conoscete bene, che era chiusa al transito, o in altre circostanze che rendevano la buca riconoscibile, non avete diritto al risarcimento.


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