Napoli la città più violenta? Il Mattino “interpreta” i dati de Il Sole 24 Ore


Verità o mistificazione ? Il Sole 24 Ore ha recentemente pubblicato un’inquietante statistica sull’andamento dei reati più in voga tra le città italiane. Leggendo il commento de Il Mattino, quotidiano tutto partenopeo, sembrerebbe che tutto il male sia concentrato proprio a Napoli. Eppure le statistiche che riporta la testata di Confindustria parlano chiaro. E’ Milano la città dove per abitante ci sono più reati. A seguire vi riportiamo i due commenti ai dati, uno de Il Mattino, nato e radicato proprio a Napoli, e l’altro de Il Sole 24 Ore, con redazione a Milano. Leggete ed attenzione alle differenze.

Il Mattino già nel titolo è lapidario: “Napoli violenta. Truffe, scippi e rapine: è la provincia più colpita d’Italia“. E poi nell’articolo di Maria Pirro il commento dei dati sui reati nelle città italiane lascia poco alla fantasia: “Assediata dai rapinatori, tormentata dai ladri d’auto. Regno delle truffe e delle frodi informatiche. Napoli è la capitale della malavita, nell’anno nero di furti e scippi che fa registrare aumenti a due cifre in Italia per i “colpi” in abitazione e borseggi“.

Ma Napoli è davvero capitale della malavita? Il commento de Il Sole 24 Ore sembra essere molto più fermo sui dati statistici, dando poco spazio ai soliti fastidiosi pregiudizi. Infatti l’articolo della giornalista Rossella Cadeo dà una ampia panoramica sulla situazione (critica) italiana, elencando una penosa graduatoria delle città più criminose d’Italia. Questa parte, però, nell’articolo de Il Mattino non è ben specificata: “Per quanto riguarda le singole aree e calcolando il totale dei delitti in rapporto alla popolazione, le province più sotto pressione si confermano le grandi realtà come Milano (8.400 reati ogni 100mila abitanti), Rimini (che grande diventa d’estate con l’arrivo di turisti e rischi al seguito), Bologna e Torino (tutte oltre quota 7mila), Roma, Genova e Firenze (sopra 6mila). Ma mentre Milano e Genova registrano un miglioramento (rispettivamente del 2,3 e del 3,6%), negli altri capoluoghi l’allarme reati si è aggravato. Sul fronte opposto Matera, Oristano, Belluno restano le più serene sul fronte della sicurezza (sebbene le ultime due con un peggioramento da non sottovalutare). Quanto al “volume” totale dei delitti, Roma supera (di poco) Milano (267mila contro 258mila), seguita a sua volta da Torino e Napoli. Isernia, Oristano ed Enna sono invece quelle dove si concentra il minor numero di fatti criminosi (sotto i 4mila casi)”.

Insomma è chiaro che le statistiche parlano sì di una città colpita dal crimine, ma sicuramente Napoli non ha il primato di città più violenta d’Italia. E’ strano e anche incredibile come un articolo di un quotidiano Napoletano non dia peso al primato di Roma e Milano come città con più reati in tutta Italia, ma si militi a sottolineare, dando maggiormente peso e cingendo Partenope con la corona per i singoli reati di truffa e rapina.

A seguito vi riportiamo in dettaglio i dati della provincia di Napoli per i singoli reati da Il Mattino.

Il bilancio 2012 del ministero dell’Interno segnala, per i delitti, una crescita complessiva dell’1,3 per cento ed è pubblicato oggi sul Sole24ore. Quasi 2,8 milioni di reati in dodici mesi: una denuncia ogni dieci secondi. Ecco il trend delle attività criminose, analizzato dal punto di vista della provincia partenopea. Non senza qualche sorpresa.

Furti in abitazione. Ad esempio, Napoli è tra le province meno colpite d’Italia dai topi di appartamento: 152 furti ogni 100mila abitanti (tra il 2012 e il 2011, comunque in crescita del 2%). A Lucca se ne contano 745 ogni 100mila abitanti, quasi il doppio della media nazionale.

Furti con destrezza. La provincia campana non c’è nemmeno tra le piazze privilegiate dai borseggiatori: Milano più colpita (842 reati ogni 100mila abitanti), Oristano più tranquilla (13 delitti ogni 100mila abitanti).

Furti di autovetture. Al primo posto la provincia di Barletta-Andria-Trani (831 casi per 100mila abitanti), al secondo Catania (828), al terzo posto Napoli (577, con un aumento dell’8 per cento). Invece le province più tranquille sono, nell’ordine: Belluno (12 delitti per 100mila abitanti), Bolzano (17), Sondrio (18).

Truffe e frodi informatiche. Ancora Napoli maglia nera, con 327 delitti ogni 100mila abitanti, pur se si registra una riduzione dell’8 per cento in un anno. A Barletta-Andria-Trani si contano 95 casi per ogni 100mila abitanti.

Rapine. Il divario è abnorme tra le province meno sicure e quelle più sicure. A Napoli: 261 delitti ogni 100mila abitanti (- 4 per cento), a Belluno 7 ogni 100mila (- 6 per cento).

Scippi. La provincia campana è seconda nella classifica più negativa, con 102 delitti per ogni 100mila abitanti (+ 9 per cento), dopo Catania (107 reati per ogni 100mila abitanti). Ma a Belluno i delitti sono praticamente azzerati (in calo netto, – 67 per cento).

Per approfondire potete leggere l‘articolo originale su Il Mattino e l’articolo originale de Il Sole 24 Ore.


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