Ebbene, “l’asta per la vendita del Parco è andata deserta” informa ieri sera un post pubblicato sulla pagina ufficiale facebook di Magic World, spiegando brevemente cosa è accaduto, probabilmente:
“La società che fino all’anno scorso ha gestito il parco ci ha comunicato che a seguito di sopralluogo effettuato nella struttura, il parco versa in un totale stato di DEGRADO e di ABBANDONO per cui era assolutamente impensabile poter aprire la struttura in tempi brevi e quindi garantire a noi dipendenti il consueto impiego stagionale!
Dunque CIAO ESTATE A MAGIC WORLD! IL PARCO resterà chiuso.
Grazie a tutti voi per il sostegno e l’affetto”.
Un caso triste quello di Magic Word, che per anni è stato il Parco Acquatico di riferimento per moltissime persone: un debito pari a 18 milioni di euro (verso Equitalia) che ha causato la chiusura dei suoi cancelli. Poi l’improbabile fallimento dell’asta per la vendita. Questi sono i casi in cui è necessario l’intervento dei privati, di persone con la forza di investire e di rischiare, ma spesso le premesse istituzionali e pubbliche limitano o rendono complicate queste operazioni: pertanto una collaborazione tra istituzioni e fondi privati potrebbe supportare dinamiche come questa.