Incendi sul Vesuvio: a Ercolano una centralina per monitorare la qualità dell’aria


Nella giornata di oggi, 14 luglio 2017, su richiesta del Comune di Ercolano, l’Arpac ha provveduto ad installare una centralina per il rilevamento della qualità dell’aria sul territorio cittadino. L’impianto è stato posizionato nella zona alta della città e già dalle prossime ore sarà in grado di fornire i primi risultati.

Sul territorio di Ercolano la situazione sta lentamente rientrando nella normalità, senza danni a persone ed edifici. Prosegue l’attività di Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale per il monitoraggio e l’intervento sui focolai ancora attivi. Restano in azione due Canadair e tre elicotteri che stanno intervenendo su tutto il fronte vesuviano. A Ercolano sono costantemente operativi moduli di Protezione Civile e Vigili del Fuoco per le operazioni di terra. Le aree critiche di Cava Fiengo e Cava Amendola Formisano sono presidiate h24 da Polizia Locale, Protezione Civile comunale ed Esercito.

Sono in corso sopralluoghi dei tecnici del Corpo Forestale sulla strada che conduce da località La Siesta a quota mille per una stima dei danni e per valutare i tempi per la riapertura ai visitatori dell’area del Gran Cono.

Il Centro Operativo Comunale di Ercolano presso il Comando di Polizia locale e Protezione Civile è operativo 24 ore su 24. Sono operativi tutti gli effettivi della Polizia Locale, il personale ed i volontari del Corpo di Protezione Civile. L’Unita di Crisi istituita in Municipio è costantemente in contatto con i vertici nazionali e regionali di Vigili del Fuoco e Protezione Civile.

In mattinata il Comune di Ercolano ha incontrato in Prefettura il delegato del Ministero dell’Interno per il contrasto dei roghi di rifiuti nella regione Campania ribadendo la richiesta di un presidio fisso dell’Esercito nella parte alta della città.

Al fine di evitare intralci alle operazioni di soccorso, si invita nuovamente la popolazione a non recarsi sui luoghi colpiti dagli incendi e a non attivarsi in iniziative spontanee non autorizzate dalla Protezione Civile regionale.


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