Napoli: Maggio dei Monumenti 2016 dedicato a Re Carlo di Borbone


Per anni l’attività artistica e culturale che arricchiva la Napoli borbonica è stata ignorata e dimenticata, anche dagli stessi napoletani. Uno strascico dell’Unità d’Italia, un modo per far apparire il Regno di Napoli, occupato dai piemontesi, come un paese sottosviluppato, povero e poco evoluto, vessato da un’aristocrazia repressiva e dispotica. Fortunatamente, negli ultimi tempi, si sta assistendo ad una sempre più corposa presa di coscienza dei napoletani e degli storici di mezzo mondo riguardo alla reale ricchezza del Sud pre-unitario. Finalmente si inizia a mettere in luce ciò che da oltre 150 anni la storia non racconta: i Borbone erano dei sovrani molto più “illuminati” rispetto alle altre monarchie europee, padroni di un regno ricco e dalla cultura viva e pregnante, vicini al popolo e aperti nei confronti dell’arte.

Carlo di Borbone

Carlo di Borbone

Una consapevolezza che sta portando a rivalutare l’intero lascito di quel periodo florido della nostra storia. Ne è un esempio la rivalutazione del teatro San Carlo, considerato oggi il più bel teatro al mondo, oppure l’idea della “Kappa” di stampare sulle maglie da passeggio del Napoli lo stemma borbonico. In questo contesto di “revisione”, non stupisce che il Maggio dei monumenti 2016 sarà dedicato proprio a Carlo di Borbone e, in generale, al ‘700 artistico e musicale partenopeo. Carlo di Borbone è proprio il simbolo della cultura dimenticata di Napoli: a lui si deve la costruzione della Reggia di Caserta, famosa in tutto il mondo come diretta rivale della più famosa Versailles, del teatro San Carlo, della Reggia di Portici, l’avvio degli scavi archeologici a Pompei ed Ercolano, e tanto altro. L’amministrazione ha voluto, così, rendere omaggio al primo sovrano borbonico di Napoli e Sicilia a 300 anni esatti dalla sua nascita.

Il tema è stato stabilito in una riunione nell’Assessorato alla cultura del Comune di Napoli per la programmazione dell’evento. Al tavolo di lavoro hanno preso parte l‘assessore Nino Daniele e il professore della Seconda Università di Napoli Francesco Cotticelli. Nelle prossime settimane si inizierà a stilare la programmazione effettiva dell’evento, procedura che richiederà la partecipazione e la collaborazione delle maggiori istituzioni napoletane.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI