Bambino di 7 anni scambia hashish per cioccolato e lo mangia. Ecco dove l’ha preso


Napoli – Ha sette anni il bambino che è stato ricoverato al Santobono per intossicazione da Hashish, un incidente che per poco non si è tramutato in disgrazia. Il bambino era convinto di ingerire solo della cioccolata che per poco non gli è stata fatale. Un pezzo di “cioccolata” trovato per caso nella dimora dei nonni paterni, in cui alloggia anche lo zio del ragazzo. Dalla casa dei nonni il bambino è stato portato d’urgenza all’ospedale in cui, come scrive il quotidiano Metropolis, è stato tenuto riservata per oltre dodici ore, venendo poi dimesso domenica mattina.

Il bambino è stato sottoposto ad un Tox See, ossia un test che permette di definire velocemente il tipo di droga assunta e con una adeguata precisione, ciò ha permesso ai medici del Santobono di agire tempestivamente con una soluzione fisiologica in via venosa e di tenere sotto controllo il bimbo per il tempo necessario a salvargli la vita. La segnalazione dei medici alle forze dell’ordine è stata necessaria per avviare le indagini e procedere alla perquisizione dell’abitazione in cui il bambino ha ingerito quel pezzo di droga.

Sul Corriere del Mezzogiorno si legge la dichiarazione del pediatra del Santobono Edoardo Ponticiello, coordinatore del gruppo di studio di tossicologia della Simeup, ossia la Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica, il cui scopo è quello di approfondire problemi clinici, assistenziali didattici e di ricerca nel campo di medicina d’Urgenza e Emergenza pediatrica. I compiti della SIMEUP non si limitano in questi ambiti, nonostante siano i tratti operativi più contraddistinti della società. Per approfondimenti maggiori è consigliabile visitare il suo sito ufficiale.

Ponticiello dichiara al quotidiano che “Solo due mesi fa mi sono ritrovato curare un bambino che aveva fumato amnèsia. Era completamente dissociato, ha rischiato grosso.” Aggiungendo poi, con un amaro disappunto: “Purtroppo quello che dovrebbe essere un caso isolato sta diventando un problema sempre più frequente “.

L’attuale classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope rispecchia le modifiche e gli aggiornamenti introdotte al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, con l’aggiornamento continuo e l’introduzione di nuove sostanze e di nuovi medicinali che le forze dell’ordine allegano in queste liste. Nonostante questa assidua lotta alla criminalità, è sempre più facile aggirare la normativa, basti pensare che la vendita di alcuni semi non è vietata. Ponticiello ha aggiunto un ultimo dettaglio nella sua dichiarazione che dovrebbe far riflettere tutti, ossia: “Per un bambino anche un solo spinello può essere fatale”.


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