Spazzatura a Roma: “Napoli come lo Zimbabwe”. Punito il giornalista del TG5


Nel servizio, firmato da Rocco Cillo, andato in onda sul TG5 il 15 giugno scorso, dove si parlava della spazzatura che copre le strade della città di Roma, è andato in onda l’ennesimo sputtaNapoli in cui la città partenopea veniva paragonata allo Zimbabwe, perché solo qui poteva esserci la monnezza, mica nella capitale d’Italia.

Sempre al TG5, il 13 aprile, in un servizio di Antonio Bartolomucci, Napoli veniva presa come emblema della violenza in merito all’omicidio in Svizzera di una ragazza italiana: “Questa è Ginevra, non Napoli”, commentava una cittadina elvetica. In entrambi i casi la menzione della città partenopea è incomprensibile, non aggiunge informazioni al servizio, ma serve soltanto a gettare fango ingiustificato su una città perennemente vittima di sciacallaggio e pregiudizi, nonostante i dati reali presentino una situazione completamente diversa.

Il servizio di Cillo – non poteva essere altrimenti – ha indignato i partenopei e, evidentemente, le proteste hanno avuto risonanza anche ai piani alti del telegiornale milanese. Il giornalista, infatti, è stato punito con una sospensione di 15 giorni, come comunica lo scrittore Angelo Forgione. A Bartolomucci non successe niente, adesso l’inversione di tendenza: forse è stato proprio il caso di Ginevra a comportare un cambio delle regole in casa Mediaset, in base al quale si è potuto punire Rocco Cillo.


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