Bud Spencer: perché Carlo Pedersoli si faceva chiamare così


La scomparsa di Carlo Pedersoli, conosciuto nel mondo come Bud Spencer, è stata una enorme perdita per Napoli e per il mondo intero. Sportivo olimpionico, aviatore, attore, scrittore e filosofo sono solo le sfaccettature più note di un artista ed un uomo geniale ed insuperabile. Tuttavia, è indiscusso che ciò che ha portato al successo mondiale il gigante buono napoletano sono stati, principalmente, gli “Spaghetti Western” girati insieme all’inseparabile amico Terence Hill, nato Mario Girotti.

È stato proprio per quelle opere che i due attori hanno scelto di cambiare i loro nomi di battesimo e creare degli pseudonimi. I veri nomi erano troppo “italiani” per film che avrebbero dovuto avere un successo globale, ed il mondo del cinema del tempo era piuttosto prevenuto nei confronti delle produzioni nostrane. Mario Girotti scelse il suo nomignolo, con cui ancora oggi veste i panni dell’intramontabile “Don Matteo”, a caso, fra una lista di venti nomi inventati. Carlo scelse, invece, di omaggiare col suo nuovo nome due cose che adorava.

Budweiser

Budweiser

“Spencer”, il cognome fittizio, è un omaggio all’artista statunitense Spencer Tracy, premio Oscar, considerato uno dei migliori attori della storia di Hollywood. “Bud”, invece, è una citazione alla birra preferita dall’attore napoletano: la Budweiser. La bevanda, prodotta a Saint Louis, è una delle birre più famose e buone al mondo e viene commercializzata in Italia semplicemente col nome “Bud”, letto “Bad”. Anche negli USA, sopratutto fra i giovani, viene chiamata semplicemente con questo nome. Così, Carlo Pedersoli ha voluto portare nel suo nuovo nome due grandi passino che avrebbero propiziato la sua nuova carriera: il cinema e qualcosa di buono da bere.


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