Le indagini hanno altresì portato alla luce casi di estorsione nei confronti di un ristoranti costretto a pagare il pizzo e fare regali. Il pizzo era imposto anche ai gestori delle piazze di spaccio.
L’accusa è, per tutti a vario titolo, di associazione mafiosa finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi.