Morte del piccolo Salvatore: “La giustizia è uguale per tutti, non per De Magistris”


Il giovane Salvatore Giordano morì a Napoli nel 2014 per un crollo in Galleria Umberto. Da quella tragedia sono partite indagini e il rinvio a giudizio di alcune persone. Tra queste, però, non c’è Luigi De Magistris, considerato estraneo ai fatti e incolpevole di quanto accaduto. Nei giorni scorsi la Procura ha chiesto l’archiviazione per il sindaco di Napoli e per l’assessore comunale all’urbanistica Carmine Piscopo.

La famiglia di Salvatore, però, non ci sta. “Il Mattino” riporta lo sfogo dello zio materno del ragazzo, Giuseppe Simeoli: “Se sei il sindaco di una città come Napoli ricca di monumenti, alcuni dei quali fatiscenti e pericolanti, e ricevi decine di segnalazioni dagli abitanti di un quartiere nonché quelle di un consigliere comunale, non puoi non  occupartene e fare finta che nulla stia accadendo, come se vivessi su un altro pianeta”.

Secondo lo zio di Salvatore, se ti chiami Luigi De Magistris, ex pubblico ministero, allora puoi continuare la tua esistenza serena poiché la giustizia è uguale per tutti ma non per te”.

Simeoli ritiene che quella di suo nipote fosse una tragedia annunciata, causata anche dalla negligenza di Luigi De Magistris, e che l’unica speranza ora sia credere nell’onestà e nella rettitudine di qualche giudice che possa far ulteriormente luce sulla vicenda.


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