Napoli: torna alla luce una carta del 1739 che racconta la storia della città


Napoli – Nel Refettorio della Certosa di San Martino verrà presentata sabato 28 ottobre 2017 alle ore 11:30 l’antica Carta del 1739 “con i corsi di tutte le acque che vengono in Napoli”, recuperata dai depositi del Museo e da poco restaurata da Donatella Checchin sotto la direzione scientifica di diversi studiosi.

L’evento è a cura dell’Associazione “Amici dei Musei di Napoli” con il contributo della Fondazione Banco di Napoli.

La Carta racconta la storia della città. Riappaiono luoghi dai nomi familiari ma anche monumenti e siti ormai leggendari, oggi occultati o profondamente modificati: la magnifica Villa di Poggioreale, il fiume Sebeto che si getta in mare, al Ponte della Maddalena, la vastissima area delle Paludi nella zona orientale che costituiva “l’orto” di Napoli, tanto ricco di acque da muovere le macine di svariati mulini.

È un documento dove si ritrovano anche i nomi dei proprietari terrieri in un rimescolamento di classi sociali: enti religiosi e famiglie aristocratiche insieme ad artisti e cittadini comuni. Mentre dalla Carta (che era in origine nell’Ufficio delle Acque del Municipio) emergono notizie su come si amministrava la città, possiamo anche apprezzare le conoscenze tecniche e il rispetto dei valori estetici dell’ingegnere-architetto che ne fu l’autore.

Alla presentazione interverranno: Rita Pastorelli, direttore della Certosa e Museo di San Martino, Ileana Creazzo, funzionario responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe del Museo, Lucio Fino, presidente dell’Associazione Amici dei Musei di Napoli, Leonardo Di Mauro, docente di Storia dell’Architettura e della Scuola di Specializzazione in beni architettonici e del paesaggio dell’Università Federico II di Napoli, Giacomo Rasulo, docente di Protezione idraulica del Territorio del Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica e Ambientale dell’ Università Federico II e la restauratrice romana Donatella Cecchin.

È possibile partecipare con il biglietto di ingresso del museo.


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