Anm rompe con il Comune: uno sciopero generale paralizzerà Napoli


Napoli – Anm ha dato esito negativo all’accordo per il rilancio dell’azienda. L’USB, Unione Sindacale di Base, ritiene che sia impossibile rilanciare l’azienda dei trasporti con un piano senza fondi, fatto solo di tagli ai servizi e al personale. Ha inoltre sottolineato, ancora una volta, la questione della mancanza all’appello di 65 milioni di beni immobili previsti dalla DGC n° 23 per la ricapitalizzazione.

Per il giorno venerdì 10 novembre 2017 ha dunque indetto uno sciopero generale di 24 ore contro la prospettiva di una lenta agonia che, così stando le cose, culminerà nel fallimento.

«È impossibile che non vi siano colpe o responsabilità manageriali e di chi aveva il compito di controllare i bilanci. Inaccettabile affidare il risanamento ed il rilancio dell’Azienda a chi l’ha condotta sull’orlo del baratro. Da anni vengono segnalate anomalie nella gestione del personale, sprechi e privilegi; denunce rimaste inascoltate o, peggio ancora, prese a pretesto per vessare il personale. Bisogna per davvero rompere con l’insieme degli intrecci affaristici e clientelari che attanagliano la città» – questo il duro attacco di USB alle istituzioni accusate di aver condotto Anm alla situazione attuale.


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