Befana a Capodimonte: artisti di strada, musica e mostre. Il programma completo


Il 2018 inizia col sorriso per tutti i cittadini di Napoli amanti dell’arte, per la prima domenica del mese ripartono i musei gratis. Capodimonte sarà preso di mira da tutti gli amanti dell’arte e questa domenica, 7 gennaio 2018, al primo piano sarà possibile visitare gratuitamente la preziosa collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Alla mostra “Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire”, invece, sita al secondo piano del museo, sarà possibile accedervi con un biglietto supplementare di 4,00 euro.

La mostra sarà disponibile fino al 17 giugno 2018, ed è a cura di Sylvain Bellenger e Andrea Viliani. Dieci personalità attive in diversi campi del sapere (Laura Bossi Régnier, Giuliana Bruno, Gianfranco D’Amato, Marc Fumaroli, Riccardo Muti, Mariella Pandolfi, Giulio Paolini, Paolo Pejrone, Vittorio Sgarbi e Francesco Vezzoli) hanno accettato la sfida di allestire una propria sala-mostra nel Museo di Capodimonte scegliendo dieci opere tra le 47mila custodite.

Sempre al secondo piano si potrà visitare il nuovo allestimento del Barocco napoletano. Ultimo weekend per ammirare anche la mostra Jan Fabre. Naturalia e Mirabilia che mette a confronto le opere dell’artista belga con la Wunderkammer della collezione Farnese. Nel weekend della befana, dal 5 al 7 gennaio 2018, tra le sale e il cortile del Museo saranno presenti tre artisti di strada per accogliere i visitatori:

la Dama di corte e Pulcinella illustreranno con un linguaggio semplice e diretto la Reggia e le tante storie che ha ospitato, mentre il mimo Befana biancafarfalla incanterà il pubblico nel cortile con un grande cappello pieno di caramelle. L’iniziativa è a cura dell’associazione MusiCapodimonte come anche “Le Suggestioni musicali” del Maestro Rosario Ruggiero, domenica 7 gennaio, dalle 10.30 alle 12.00 nel salone Camuccini.

Ma il 2018 è anche l’Anno del Cibo Italiano, scelto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, per valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio. Per il Museo di Capodimonte è stata utilizzato un dettaglio dell’Interno di Cucina, l’olio su tela di Vincenzo Abbati datato 1837, presente nella sezione dell’Ottocento privato.


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