Piero Pelù canta con 11 giovani napoletani un testo sul riscatto sociale


In seguito al progetto “Santi di Periferia, l’impossibile non esiste”, ideato e promosso dal rocker Piero Pelù per i giovani napoletani, il cantante toscano ha scritto e cantato con 11 ragazzi napoletani una canzone. Un testo ricco di significati, incentrato sulla consapevolezza degli errori commessi in passato. Piero con i ragazzi, 6 provenienti dall’area penale e 5 dall’Istituto ‘Galiani’ di Napoli, in questo testo si è focalizzato anche sul senso di solitudine, ma soprattutto della voglia di riscatto e dell’orgoglio per il lavoro che si sta facendo su sé stessi.

La musica a volte può essere la via d’uscita e la rinascita delle persone. Queste le dichiarazioni di Piero Pelù a Il Mattino: Sono ragazzacci fantastici. Lunedì non avevamo nemmeno il coraggio di guardarci tra noi e poi invece grazie alla musica che è terapia e compagna di vita hanno tirato fuori le loro parole chiave, le password con cui aprire le porte. Questi ragazzi sono dei grandissimi poeti.”

I ragazzi insieme al rocker fiorentino si sono esibiti sul palco di Piazza Forcella. Ad assistere all’esibizione, apprezzata da tutto il pubblico presente, c’era anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris:Pelù è stato bravissimo a cacciare il talento che c’è dentro il cuore, l’anima e il corpo di ogni ragazzo. Un talento che va cercato soprattutto in quei giovani che hanno sbagliato. Oggi si è dimostrata la potenza della città, della cultura, della sofferenza, la grande voglia di riscatto e il grande cuore di Napoli.”


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