Luigi de Magistris affermò che non avrebbe mai concesso un luogo sotto la disponibilità del Comune a una persona con convinzioni xenofobe, come appunto – secondo l’opinione del sindaco – Matteo Salvini.
“Ovviamente lo querelerò. Ha detto che sono un nazifascista e che cercherà di impedire che io vada a Napoli. Un sindaco, ma vi pare possibile? Pensate a parti invertite, con un sindaco leghista che impedisce a qualcuno di venire a parlare: ci avrebbero massacrato. E invece con il segretario della Lega lo si fa“: in questo modo commentò il leader leghista.
A distanza di poco più di un anno, però, il gip ha archiviato l’indagine: nessuna diffamazione o istigazione a delinquere, ma libero dissenso politico.