Una marcia per ricordare Salvatore Giordano: “Nessun risarcimento per la famiglia”


Salvatore Giordano è solo una delle vittime innocenti dell’incuria comunale. Salvatore è morto a 14 anni nel 2014 a causa della caduta di calcinacci nella Galleria Umberto. Il ragazzo venne trasportato anche in ospedale ma il forte schiacciamento dei polmoni e il gravissimo trauma celebrale gli stroncarono la vita nell’arco di 24 ore.

Da quel giorno la famiglia Giordano non ha mia ricevuto nessun risarcimento. Lo ha spiegato l’avvocato Sergio Pisani, che difende la famiglia Giordano, in un’intervista rilasciata a Napoli Today. La società assicurativa che difende il Comune di Napoli e il legale che difende la famiglia del ragazzo stanno facendo il braccio di ferro e il tiro e molla nell’attribuire le responsabilità dell’incidente. Una tragedia evitabile, dato che sono ormai troppi anni in cui i cittadini denunciano le precarie condizioni architettoniche della struttura.

Per tale motivo la famiglia a breve organizzerà una marcia per ricordare Salvatore Giordano, il bambino eroe che per salvare i suoi amici è morto sotto il peso di un calcinaccio e che Napoli ha dimenticato. “Organizzeremo presto una marcia in memoria di Salvatore – spiega Pisani – una silente protesta per chi è finito tragicamente da eroe ed il suo sacrificio è svanito nel nulla; non abbiamo visto nessuna associazione, nessuna maglietta rossa, nessuno in assoluto scendere in strada per lui, scendere in strada per un vero eroe. Salvatore non cantava, Salvatore non arricchiva associazioni, Salvatore non faceva comodo a nessuno schieramento politico, ecco perché forse nessuno alza la voce per lui, Salvatore era solo un ragazzino amato dalla sua famiglia e dai suoi amici“.


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