Tangenziale di Napoli: aumenta il pedaggio, ma per l’Unione Europea è illegittimo


Verso l’aumento la tariffa per la Tangenziale di Napoli, ma non subito. Il rincaro è emerso dai dati diffusi dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. L’aumento dei pedaggi è stato scongiurato almeno fino al prossimo 30 giugno, dal dicastero guidato da Toninelli, sull’89% circa della rete autostradale su cui circola oltre il 90% dei mezzi leggeri e pesanti. Questo grazie alla decisione di 15 concessionarie su 26 di non procedere ad aumenti delle tariffe, congelandole.

Eccezion fatta, come detto, per la Tangenziale di Napoli che farà lievitare dell’1,82 % la tariffa. L’aumento, però, non sarà registrato subito, in quest’anno. Infatti, essendo al di sotto di 5 centesimi di euro andrà ad accumularsi con i prossimi rincari. Buone notizie,invece, per gli automobilisti campani arrivano dalle Autostrade Meridionali (SAM), gestore della Napoli-Salerno, che ha deciso di non aumentare i pedaggi.

Ricordiamo che la Tangenziale di Napoli, sotto il controllo di Atlantia e della famiglia Benetton (coinvolte nelle vicende del Ponte Morandi di Genova), è l’unica a pagamento in Italia insieme a Torino e Milano, anche se per queste ultime due è previsto il pagamento solo presso alcuni caselli e non in tutti come la città partenopea. Il nuovo rincaro, seppur minimo, fa “sorridere” perché sulla Tangenziale di Napoli pende ancora la decisione, del febbraio 2017, del Parlamento Europeo che, accogliendo un emendamento, dichiarò illegittimo il pedaggio. Una bocciatura autorevole, ma che ad oggi non è stata ancora avallata con procedimenti ad hoc dallo Stato italiano.


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