La “formula 1” degli studenti universitari: l’auto elettrica della Federico II


Un gruppo di studenti della Federico II sta costruendo da zero la nuova auto elettrica che parteciperà alla “formula 1” degli universitari.

La formula SAE (Society of Automotive Engineers) non è altro che una competizione universitaria internazionale che prevede la progettazione e la produzione di un’auto da corsa.

La formula SAE è nata nel 1981 con lo scopo di dare agli studenti universitari la possibilità di mettere in pratica quanto studiato sui libri e mettersi alla prova. La manifestazione negli ultimi anni sta ricevendo sempre più consensi e partecipazione.

Quest’anno la gara in Italia si svolgerà dal 24 al 28 luglio 2019 all’autodromo “R.Paletti” di Varano de’ Melegari (PR). Alla tappa italiana, nella classe 1E, oltre all’auto elettrica della Federico II ci saranno altre 32 vetture elettriche costruite e progettate da altri studenti universitari di altre nazionalità tra cui:

Germania, Finlandia, Estonia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Belgio, Grecia, Spagna, Svezia, Russia, Islanda, Israele, Repubblica Ceca. Oltre alla Federico II parteciperanno anche altri 3 atenei italiani alla classe 1E: l’Università di Parma, il Politecnico di Torino e l’Università di Padova.

Con gli altri team non vi è competizione – afferma il Team Leader, Raimondo Garofaloquesto è il bello della formula student, la didattica competitiva. L’unico obiettivo è quello di imparare di più gli uni dagli altri.
Dato la nostra prima esperienza assoluta a Varano ci sentiamo molto carichi e determinati.

Vogliamo fare bella figura in modo che l’università di Napoli sia sempre più al centro dell’innovazione e motorsport.” L’E-team della Federico II è composto non solo da studenti di ingegneria ma anche da esperti nella comunicazione, economisti, chimici e giuristi per un totale di circa 60 persone.

Ogni singolo studente è impegnato nella realizzazione di una parte del progetto o della costruzione dell’auto elettrica, partendo dal sistema sospensivo dell’auto per poi arrivare alla progettazione e controllo dei motori.

Caratteristica fondamentale della macchina elettrica è l’innovativo sistema di trazione della vettura. L’auto sarà 4×4, avrà 4 motori che saranno posizionati all’interno delle 4 ruote.

“La progettazione in generale non è mai un argomento facile da trattare – a parlare è uno dei tre team leader nonché responsabile meccanico, Davide Paolella infatti in questo prototipo abbiamo riscontrato non pochi problemi.

In primis la competizione della Formula Sae ha un regolamento rigido da rispettare per poter accedere alla “pista”, quindi ogni singolo membro della squadra ha progettato con limitazioni derivanti dal regolamento stesso.

Molte questioni trattate durante il progetto sono state studiate esternamente dal percorso universitario, questa è anche una delle problematiche principali poiché la poca esperienza ci ha rallentati sulla tabella di marcia, ma caparbietà e costanza hanno portato buoni frutti.”

L’auto elettrica parteciperà a diverse prove: prove statistiche e dinamiche. Nelle prove statiche si valuterà il design, la business idea e le tech (prove in cui degli ispettori verificano che la vettura rispetti i requisiti progettuali richiesti dal regolamento).

Inoltre, uno tra i tanti test effettuati sulla monoposto sarà il tilt test per valutare la capacità di non ribaltamento della vettura. Mentre tra le prove dinamiche ci sarà il brake test ( prova di frenata della vettura), l’accelleration test e prova a tempo.

“Siamo contenti di quello che siamo riusciti a progettare con le nostre capacità. La nostra ambizione è quella di migliorare anno dopo anno portando innovazione e voglia di imparare nei futuri ingegneri.”


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