Da pasticciere a Napoli a tenore di successo in Australia. La storia di Rocco Speranza


Ci sono favole che per diventare tali passano attraverso percorsi lunghi, pieni di fatica, alimentati dalla fiamma ardente dei sogni. Poco importa se per realizzarli bisogna attraversare il mondo intero percorrendo oltre 14000 km. Questa è la storia di Rocco Speranza, tenore, partenopeo doc emigrato in Australia dal 2013, che è il primo napoletano a firmare con il prestigioso Sydney Opera House, il gotha della lirica della cosiddetta “Terra dei Canguri”, con un ruolo di grande prestigio che lo vedrà impegnato con un progetto atto a portare la musica classica tra i giovani.

L’amore per Napoli, per la musica e l’arte tutta, il sogno, sono i concetti alla base del progetto “Dov’è la musica”, singolo di lancio del giovane artista napoletano che musicalmente si ispira a due miti del canto come Josè Carreras e Franco Corelli. Il brano, cover di “You raise me up” (hit dei Secret Garden portato al successo dall’americano Josh Groban) ha il testo inedito italiano di Nando Misuraca ed è prodotto dall’etichetta indipendente Suono Libero Music.

Il singolo anticipa l’uscita dell’album “The love i give” che sarà pubblicato in primavera e distribuito in concomitanza sia in Italia che Australia ed Usa. Il videoclip, firmato da Claudio D’Avascio e co-prodotto dall’agenzia Dreamart e Tony Speranza, vede l’esordio in scena delle giovanissime Chiara Palmieri e Romina Esposito e mostra una Napoli dal taglio più internazionale e meno oleografico, dove la melodia del bel canto si mescola con il gospel, echi celtici e la lingua inglese.

Il prodotto è stato finanziato grazie alla partnership tra l’australiano “Io esco-italian restaurant” di Sanctuary Cove e l’italianissimo “Rosso di sera charter Boat” di Napoli. Magnifica location del progetto è Villa D’Angelo Santa Caterina che ha ospitato sulle sue terrazze il set allestito per la realizzazione della clip.

È lo stesso artista a raccontare la sua storia e del perché la scelta sia ricaduta proprio su questo brano internazionale.

Rocco quando ti sei avvicinato per la prima volta alla musica e da dove nasce la passione per la lirica?
“Quando avevo otto anni, mio padre si accorse che avevo una bella voce e che ero intonato e per spronarmi a seguire la mia passione per la musica e per il canto, mi faceva cantare davanti alla televisione e filmava con una vecchia videocamera le mie esibizioni per farmele poi vedere. La passione per la lirica invece, nasce da mio nonno. Era un grande appassionato di lirica, ascoltavamo insieme i dischi della sua collezione. La mia prima maestra di canto mi parlava dei grandi artisti del passato e mi raccontava le storie delle varie opere. Una mia zia aveva l’abbonamento al teatro dell’opera, era un’appassionata. Credo che la mia passione per la lirica sia nata da un insieme di vari fattori”.

Cos’è per te la musica?
“Sono sempre stato un bambino molto timido e silenzioso, la musica è tutta la mia vita. Essa ha rappresento il modo per poter uscire dal mio guscio e quindi potermi aprire agli altri. La musica per me è un sogno perché fa volare la mia anima e riesce ad arrivare dritta al centro del mio cuore”.

Sei nato e cresciuto a Napoli, quanto e cosa ti manca di questa città e com’è la vita in Australia?
L’Australia è bella e piena di opportunità ed è una terra che mi ha accolto dandomi una nuova vita. Lì la vita è frenetica e bellissima. La mia appartenenza a Napoli è viscerale, sono innamorato della mia città e mi manca ogni momento non solo per la sua bellezza paesaggistica e storica, ma soprattutto perché la gente è speciale, ha cuore. A Napoli tutto è magia, anche una semplice passeggiata con gli amici, o il profumo del caffè che invade le strade“.

Quali sono i tuoi artisti preferiti di riferimento?
“Ho sempre amato sin da piccolo voci come quelle di Maria Callas, José Carreras e Franco Corelli sono artisti dai quali prendo ispirazione”.

Raccontaci come hai ottenuto il contratto con il prestigioso teatro Opera House di Sydney
“Dietro questo contratto ci sono tanti sacrifici e tanto studio. Lo studio, unito ad una grande dedizione e amore per il canto, mi ha portato a lavorare per l’Opera House di Sydney, e ad esibirmi in diverse produzioni come Aida, Parsifal, Requiem etc. Ultimamente ho fatto un’audizione ottenendo il ruolo protagonista in un’opera in versione comica per bambini che porteremo in giro nelle scuole”.

E la tua passione per la cucina?
“Sin da piccolo ho sempre amato creare ed ero multo curioso. Ero un bimbo grassottello e goloso ed era prassi che io e mia mamma la domenica preparassimo un dolce. Con il tempo la mia passione è cresciuta e ho frequentato l’Accademia studiando per diventare un professionista anche in questo campo, un binario parallelo a quello del canto che mi ha portato a lavorare anche in diverse pasticcerie e anche a Vienna, altra città che adoro”.

Il singolo di lancio del tuo primo cd è un omaggio alla musica internazionale ed a Napoli, perché “You raise me up”?
“Questa canzone, nella sua versione originale, è da sempre una delle mie preferite. È una canzone che mi fa volare e che permette alla mia voce di esprimere meglio tutto ciò che ho dentro al cuore” – e aggiunge – “Ma è nella versione inedita italiana, che rivedo ancora di più me stesso. Rappresenta l’uscita dal buio per rincorrere un sogno, per trovare la strada li dove è la musica. La musica quindi diventa la luce aldilà le montagne e trovo che questo sia bellissimo”.

Di cosa parlerà il tuo primo album in uscita prossimamente?
Il nome del mio nuovo album sarà “The love I give”. Parla dell’amore, della libertà e delle lotte che si fanno giorno per giorno per raggiungere i propri sogni. Ho registrato questo album mentre stavo attraversando un periodo difficile, sentivo di essermi perso per un po’, ma il supporto della mia famiglia, dei miei fan e di tutte le persone che credono in me mi ha aiutato a passare questo momento.

Quella di Rocco Speranza è una favola moderna fatta di sacrifici e passione con un epilogo a lieto fine. Una favola come quella di tanti che hanno trovato il successo lontano da casa e che portano il nome di Napoli nel mondo. Possiamo dire che Rocco Speranza è un’eccellenza partenopea che ci rende fieri.

Di seguito il brano cantato dal tenore Rocco Speranza.


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