Universiadi 2019, dall’Ungheria a Napoli come volontaria: la storia di Szabina


È arrivata a Napoli quattro giorni fa per unirsi alle migliaia di volontari che in questi giorni stanno dando il loro prezioso contributo all’organizzazione della trentesima edizione della Summer Universiade. Reka Szabina Torok proviene dall’Ungheria e il suo ruolo è quello di assistere le delegazioni nelle “venue”.

“Finora ho accompagnato gli atleti negli impianti della scherma e del nuoto” dichiara Szabina. Infatti, la ragazza, conosce molto bene quali sono le esigenze degli atleti: lei stessa lo è stata.

“Da sportiva ho partecipato all’Universiade di Taipei due anni fa gareggiando come pattinatrice. A Napoli 2019 questa disciplina non c’è ma ho voluto ugualmente esserci e così mi sono candidata come volontaria.

La cosa più bella di queste esperienze sportive internazionali è l’interazione con tanti coetanei da tutto il mondo. Con tanti si crea un rapporto di amicizia che dura oltre l’evento“.

A spingere Szabina a partecipare a Napoli 2019 è stato anche l’amore per l’Italia: “Ho visitato anni fa le principali città turistiche italiane. Sono già stata anche a Napoli. Amo tantissimo Piazza del Plebiscito perché oltre ad essere una grande piazza è oltretutto bellissima.

Attualmente vivo nel centro storico della città, un luogo suggestivo e molto antico, davvero affascinante. In Ungheria studio marketing all’Università e al termine dei miei studi vorrei lavorare in questo settore nell’ambito degli eventi legati allo sport”. 

L’amore per lo sport, per l’integrazione, per l’amicizia e per l’Italia, hanno riportato la giovane Szabina alle Universiadi e a Napoli. Così, proprio come ci insegna la pattinatrice, lo sport non è solo gara, perdita o vittoria: lo sport è tutta la meravigliosa esperienza che si costruisce attorno ad iniziative come le Universiadi.


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