Pitbull ucciso da poliziotto, corteo a Napoli: si chiede giustizia per l’animale


Sabato 20 luglio il Partito Animalista Europeo ha organizzato un corteo per  ricordare il pitbull ucciso da un poliziotto e per chiederne giustizia. L’acceso dibattito in seguito l’uccisione dell’animale da parte di un poliziotto in Via Cesare Rosaroll, nelle vicinanze di Piazza Garibaldi, non si fermano. Il cane era di un pregiudicato di 25 anni e sembra aizzato contro i poliziotti, che erano andati nell’abitazione del giovane per consegnargli la notifica di un provvedimento per l’ordine di carcerazione.

Il corteo partirà da via Rosaroll, dove la sventurata vicenda è avvenuta, si sposterà, in seguito, a via Medina, sede della Questura di Napoli. Il Partito Animalista Europeo e tutti i partecipanti alla manifestazione chiederanno “che l’agente venga punito ai sensi della normativa vigente”. Sulla piattaforma di Facebook, infatti, il gruppo “Giustizia Per il Povero Pitbull Sparato a Napoli”, ha raggiunto dal 12 luglio ad oggi, circa 5100 membri. Molti post, caricati sulla pagina, mostrano dei video girati durante l’intervento della polizia. Gli utenti del gruppo accusano la polizia: non c’è nessun morso e la foto che mostra l’agente sarebbe falsa. Ma, alcuni prendono anche le difese del poliziotto.

Due i colpi sparati al pitbull, uno sparato dal poliziotto mentre il cane, forse, azzannava la caviglia del collega. L’agente ha sparato il secondo colpo quando ha visto il cane avvicinarsi agli altri poliziotti. Portato al Pronto Soccorso veterinario al Frullone, la povera vittima era per tutti fuori pericolo, ma è morta dopo qualche ora. Sul violento episodio ci sono ancora troppi dubbi.

Altresì, i video diffusi in rete riprendono parzialmente l’accaduto e in modo confuso, oppure sono di scarsa qualità. Tutti ora si chiedono se era necessario aprire il fuoco contro il pitbull e se il poliziotto era davvero in pericolo. Altri, invece, si domandano perchè ai volontari animalisti hanno impedito un soccorso immediato al cane. Ma, ora si chiede alle autorità giudiziali una punizione adeguata. Troppi gli animali uccisi e torturati per gli sbagli degli uomini.


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