L’educazione ambientale entra nelle scuole. Fondi a Napoli est


Un bando rivolto agli studenti delle scuole nei Sin, i siti di interesse nazionale, tra i luoghi più inquinati d’Italia, è stato firmato da Sergio Costa, ministro dell’Ambiente. Ed è lo stesso ministro Costa a dare l’annuncio sulla sua pagina Facebook:

“Sono felice che con l’avvio di questo anno scolastico in cui l’educazione ambientale debutterà tra i banchi, posso annunciarvi che ho appena firmato un bando rivolto ai giovani studenti delle scuole nei Sin, i siti di interesse nazionale, tra i luoghi più inquinati d’Italia. Abbiamo stanziato 330 mila euro per finanziare progetti di educazione ambientale nelle scuole più sfortunate, dove si combatte contro l’inquinamento e il degrado ambientale.

Una notizia di cui andare fieri e in cui ben sperare. Napoli Est, spazio urbano spesso al centro di polemiche e disagi, è tra le zone interessate. Il post continua con l’annuncio di un’educazione ambientale tra i banchi di scuola, la quale sarà resa possibile anche grazie all’aiuto di associazioni ambientaliste che favoriranno la realizzazione di progetti volti alla sensibilizzazione a tematiche sociali: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, amore per la Natura, rispetto degli animali, beni comuni, riduzione delle plastiche e tutela del mare, tra i temi previsti dal bando.

“Aiuteremo anche le associazioni che organizzano manifestazioni culturali patrocinate dal ministero (e quindi plastic free) che diffondano l’amore per l’ambiente secondo tematiche definite”. Continua il ministro dell’Ambiente, ricordando, inoltre, che a gennaio il bando pubblicato premiava le scuole nei parchi e fa sapere che l’anno prossimo
“coinvolgeremo le scuole nei Sir, i siti di interesse regionale, che sono di competenza regionale per le bonifiche ma non per questo devono essere lasciati ai margini di un progetto di sensibilizzazione culturale e civica così importante, che spero che possa trovare l’appoggio convinto anche del prossimo ministro dell’Istruzione”.

Conclude parlando del suo lavoro nell’ultimo anno e mezzo:

“In questo anno e mezzo ho lavorato molto per sbloccare alcune bonifiche ferme da anni – in alcuni casi più di 20 anni – anche scrivendo un disegno di legge che purtroppo non è diventato norma per la fine anticipata del governo. Ma il testo è pronto e aspetta il nuovo esecutivo per la sua approvazione. Oltre le bonifiche bisogna far sì che i ragazzi delle nostre scuole siano formati alla tutela ambientale e all’amore per la Natura affinché mai più ci siano aree aggredite dall’inquinamento.
Ad maiora”

E noi ce lo auguriamo davvero.


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