Super intervento al Cardarelli, Ilaria è salva: “I medici l’hanno strappata alla morte”


Una storia a lieto fine quella di Ilaria, diciottenne di Scafati, che improvvisamente si è trovata catapultata in un incubo: prima la perdita di lucidità, poi la difficoltà a camminare e infine il coma. Dopo alcune diagnosi sbagliate da parte dei medici di Nocera, la madre ha poi deciso di spostarsi con la figlia all’ospedale Cardarelli a Napoli.

“Fino a quando non siamo arrivate al Cardarelli – racconta mamma Rosaria – per mia figlia non c’è stata una diagnosi definitiva. I medici di Nocera hanno dovuto escludere prima altre cause, si è pensato in primis ad un disturbo della personalità, poi a una meningite. Mia figlia però continuava a peggiorare, alla fine è stato necessario il trasferimento a Napoli”.

Dagli esami svolti al Cardarelli, ecco che finalmente arriva la diagnosi. Si tratta di un teratoma ovarico “Un tumore benigno – spiega Claudio Santangelo, chirurgo che ha poi eseguito l’intervento – a struttura complessa caratterizzato dalla presenza di più tessuti nei quali può essere ravvisata una differenziazione organoide più o meno evoluta. Ad esempio abbozzi di ossa, ghiandole surrenali, denti o strutture nervose e così via”. Dunque la conseguenza è stata che il sistema immunitario di Ilaria ha iniziato a combattere il tumore, ma anche cellule sane del tessuto cerebrale.

I medici hanno poi deciso di intervenire, eseguendo un intervento coraggioso realizzato con la paziente in coma, ma capace di restituirla ai suoi affetti.

“Mia figlia è stata letteralmente strappata alla morte, non potrò mai ringraziare abbastanza i medici che l’hanno curata e gli infermieri che si sono presi cura di lei”.

I medici di cui parla Rosaria, la mamma di Ilaria, sono quelli dell’équipe multidisciplinare che si è occupata del caso e composta dai primari Ciro Florio (reparto di Neurologia) e Claudio Santangelo (reparto di Ginecologia), dalla ginecologa Simona Sorrentino, dalla neurologa Giorgia Maniscalco e dall’anestesista Maria Loreto.

Ma più in generale il pensiero della famiglia va a tutto il personale dell’Azienda Ospedaliera che per quasi un mese ha tenuto il fiato sospeso e ha fatto il tifo per Ilaria.

“Dopo averla vista in coma pensavo non ci fosse più speranza – dice mamma Rosaria – invece i medici l’hanno fatta nascere una seconda volta. La professionalità e l’amore che ho trovato al Cardarelli è qualcosa di indescrivibile, qualcosa di cui tutti noi campani dovremmo essere fieri. Mia figlia era una paziente qualunque, l’hanno trattata come una regina”.

Ilaria è stata dimessa il 18 settembre e a breve festeggerà il suo diciannovesimo compleanno. Lo farà assieme agli amici e a quella famiglia che si è stretta al suo fianco nei momenti più difficili. Certamente quando spegnerà le candeline, Ilaria dedicherà un pensiero ai medici e agli infermieri che meno di un mese fa l’anno strappata alla morte, restituendole le speranze e i sogni di una giovane donna in salute.


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