Whirlpool, de Magistris in corteo: “Gli accordi si fanno rispettare. Che Stato siamo?”


Anche questa mattina gli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli sono in corteo per il centro della città. Da Corso Umberto I sono diretti alla questura, un corteo che vede in testa il sindaco Luigi de Magistris, sempre acclamato dai lavoratori: il primo cittadino, infatti, ha immediatamente abbracciato la loro battaglia e si sta spendendo molto per la causa.

Nonostante l’accordo raggiunto tra l’azienda e il Governo nei mesi scorsi, Whirlpool ha deciso ugualmente di chiudere lo stabilimento e cederlo. Il risultato è che oltre 400 operai non sanno che ne sarà del proprio futuro. Luigi Di Maio aveva affermato che la questione era stata positivamente risolta, ma nei giorni scorsi la doccia fredda che smentito le parole dell’ex Ministro dello Sviluppo e del Lavoro, oggi agli Affari Esteri.

Governo che in passato ha detto bugie, che adesso latita e non risponde né alle domande né all’appello di Luigi de Magistris che vorrebbe avere un incontro. Una richiesta legittima, dato che si tratta del sindaco di Napoli ed, in quanto tale, è tenuto ad occuparsi di ciò che accade nella sua città, specialmente in un periodo storico caratterizzato dalla crisi economica e del lavoro.

“Che Stato siamo, se non facciamo rispettare gli accordi?”: questo è l’interrogativo che pone de Magistris, tra gli applausi degli operai. Chissà se da Roma arriveranno risposte.


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