Napoli, sgomberati 16 appartamenti e un B&B gestito dalla camorra


Sedici appartamenti sono stati occupati abusivamente nel cuore della città, in vico San Nicola a Nilo numero 5, alle spalle della chiesa di San Domenico Maggiore e della cappella Sansevero. Alcuni erano abitati da anni da famiglie legate alla malavita ed erano diventati base operativa del clan Sibillo. Ieri sono cominciati gli sgomberi e si è scoperto che uno degli appartamenti veniva addirittura usato come casa vacanza e compariva anche su una delle piattaforme informatiche dedicate agli affitti turistici. Quando i caschi bianchi sono intervenuti erano appena arrivati gli ospiti, una coppia di turisti che sono scappati via in lacrime e non hanno accettato di rimanere un minuto in più a Napoli.

Altri appartamenti ospitavano famiglie normali che ci vivevano da tempo occupando fin dalla fine degli anni Ottanta gli spazi che nei piani del Comune dovevano essere destinati agli anziani. Ma non è stato per questo motivo che sono stati allontanati.

Secondo quanto riportato da IlMattino, tra le famiglie c’era anche un gruppo di persone che gli inquirenti ritengono legate ai Sibillo, il clan della “Paranza dei bambini”, finito proprio ieri al centro di una retata dei carabinieri. Una delle donne che occupa uno degli appartamenti risulta essere Milena Del Gavio, la mamma di Vincenza Carrese, la moglie di Pasquale Sibillo.

Al momento la polizia ha assediato la zona e ad abitanti e turisti è stato vietato di transitare nel vicolo. Sul posto è arrivata l’assessore alle Politiche per la casa, Monica Buonanno. A metà mattinata in vico San Nicola a Nilo si è presentato uno dei responsabili della Comunità, ma le forze dell’ordine non hanno fatto entrare nessuno nel vicolo.

I disagi dureranno per diversi giorni. Ieri non tutti gli abusivi sono stati trovati nei loro appartamenti e in alcuni casi sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per aprire le porte. Poi è entrata la polizia e dopo un primo sopralluogo ha sigillato gli usci. Essendo le operazioni molto delicate il calendario è stato concordato con la Prefettura, ma è probabile che per gli abusivi non legati alla criminalità organizzata venga cercata una nuova abitazione.


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