Video. Il museo del giocattolo di Napoli, una delle collezioni più belle d’Italia


Molti dei ricordi dell’infanzia sono legati ai giocattoli. Tutti da piccoli avevano un giocattolo preferito dal quale non si separavano mai.
Il giocattolo ha avuto un ruolo importante nella storia dell’uomo in quanto ha seguito da vicino l’evoluzione della società umana. I primi giocattoli furono costruiti, come i primi utensili, con pietra, legno, o argilla. Fra gli oggetti ritrovati nei siti archeologici a cui si attribuisce funzione di giocattolo, compaiono soprattutto (ma non solo) rappresentazioni in miniatura di persone (bambole e soldatini), animali, o strumenti usati dagli adulti. Nell’Antico Egitto esistevano bambole fatte di pietra, porcellana o legno, con capelli finti e arti snodabili. Nell’Antica Roma, le bambine giocavano con bambole di cera o terra cotta, e i bambini giocavano con archi e frecce finti.

La maggior parte degli storici ritiene che la prima produzione commerciale sia cominciata in Germania, nel XV secolo. La città tedesca di Norimberga si specializzò nella produzione, specialmente nella produzione delle bambole.

il museo del giocattolo di napoli 2

Nel mondo moderno, il concetto di giocattolo ha subito una serie di mutamenti, come la produzione industriale in serie, l’uso di tecnologie e metodologie di progetto sofisticate. Nonostante questi cambiamenti alcune categorie di giocattoli, però, sembrerebbero “sempre di moda”, e probabilmente fanno parte del bagaglio culturale comune alle varie popolazioni ed istintivo dell’essere umano. Questo vale sia per giocattoli la cui origine si perde nella storia!

A Napoli esiste da qualche anno un Museo del giocattolo presso la sede dell’Università SuorOrsola Benincasa. Il museo è nato dall’incontro tra uno dei principali centri di studi e ricerca nel campo dell’educazione e dell’infanzia, qual è l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e una delle più raffinate collezioni di giocattoli antichi presenti sul territorio italiano, quella di Vincenzo Capuano, docente di Storia del Giocattolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione.

Museo-del-giocattolo

Vincenzo Capuano ha iniziato a collezionare fin da bambino e con un gesto di grande amore verso la propria città ha messo a disposizione dell’ Università la propria collezione, permettendo la creazione del Museo del Giocattolo di Napoli. La passione per il collezionismo nasce da una particolare riflessione, come spiega il Prof. Capuano: “Colleziono giocattoli e cose belle perché in realtà sono un’artista fallito. Non avendo strumenti tecnici per esprimere attraverso l’arte la mia personalità, ho cercato qualcosa che potesse raccontare di me. Il gioco è una delle massime espressione dell’uomo, momento centrale  di formazione e comunicazione, costruzione della personalità. Il mondo del giocattolo fa appello al diritto e dovere dell’uomo di essere felice!”

Il Prof. Capuano ha cercato di raccogliere materiali che fossero rari ed importanti ma che soprattutto raccontassero la storia del giocattolo: meccanismi, materiali, modi di costruire, marche ecc.

museo del giocattolo 3Il museo del giocattolo è diviso in sei macro sezioni: bambole, pupazzi, giocattoli di legno e teatrini, giochi da tavolo, giocattoli militari, giochi di latta. Nasce in ricordo di Ermann Lossa, il bambino zingaro ucciso nel 1944, a quattordici anni, dalla feroce campagna nazista di eugenetica, dopo un anno e mezzo di detenzione nel braccio della morte di un ospedale psichiatrico.
Il museo del giocattolo oggi raccoglie più di 850 pezzi e continua a crescere con nuove acquisizioni.
Un gioiellino di museo e tanti tesori che vale la pena visitare!

Vincenzo Capuano presenta il Museo del giocattolo:

 

Contatti
Tel
. 081-2522308
Mail: museodelgiocattolo@unisob.na.it

Il Museo è aperto:
Lunedì
       (su prenotazione via email)
Mercoledì    (su prenotazione via email)
Venerdì       dalle 09.00 alle 14.00

 


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