30 milioni per le stazioni Duomo e Municipio: saranno gioielli di arte e archeologia


Con il completamento delle stazioni Duomo e Municipio della Metropolitana Linea 1, Napoli completerà il primo step verso la realizzazione del cerchio che sarà il principale collegamento interno della città. Se la stazione Municipio è già in funzione, di fondamentale importanza è inaugurare quanto prima Duomo e, dunque, portare finalmente la Metro nella zona dei Decumani.

La Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore Piscopo, la Convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Comune di Napoli, finalizzata alla realizzazione di attività archeologiche connesse con il completamento delle stazioni Duomo e Municipio, per un importo di 30.000.000,00 di euro.

Il finanziamento rientra nella programmazione del Piano Operativo del Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020.

La stazione Municipio è lo scavo archeologico più grande d’Europa. Con i suoi 250 mila metri cubi è un record europeo forse inarrivabile, senza dimenticare le due meravigliose navi romane attualmente in restauro che verranno lì esposte. Sarà inoltre punto di scambio con la futura Linea 6.

In tal modo, la Linea 1 di Napoli si conferma sempre di più come Metropolitana delle meraviglie, costituendo già da sola motivo di grande attrazione per visitatori stranieri. Con i nuovi treni, già annunciati, si spera che diventi anche efficiente oltre che bellissima.

I lavori della stazione Duomo, invece, hanno consentito di portare alla luce dei resti di epoca greca e romana, tra cui l’antico Gymnasium (o tempio augusteo) che un tempo accoglieva i giochi olimpici dedicati all’imperatore Augusto. Resti che saranno messi in mostra e valorizzati in maniera opportuna, visibili da piazza Nicola Amore grazie alla copertura in vetro e acciaio dell’archistar Massimiliano Fuksas.

“L’intervento – dichiara l’Assessore Piscopo – consentirà di completare le attività archeologiche, condivise con la Soprintendenza, per le stazioni Duomo e Municipio. Sarà in questo modo possibile valorizzare le strutture e i reperti di varie epoche rinvenute durante gli scavi, ricollocandoli all’interno delle nuove stazioni, al fine di poterle rendere fruibili e visionabili da parte dei cittadini napoletani”.


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