I Neoborbonici mandano un vocabolario napoletano a Signorini: “Il GF ha offeso Napoli”


Sta facendo ancora molto discutere quanto affermato, all’interno della casa del Grande Fratello Vip, dalla influencer milanese Elisa De Panicis. La donna ha associato lo Spagnolo ed il Napoletano all’essere cafoni“Lo spagnolo mi ricorda Napoli. Quando parlo spagnolo mi sento cafona”.

Tante le reazioni sul web, soprattutto in Campania, come era facilmente prevedibile. Elisa De Panicis si trova a sua insaputa nell’occhio del ciclone, ma chissà se non abbia proferito quella frase con tale precisa intenzione. Ci si può aspettare di tutto, infatti, dalle dinamiche televisive e soprattutto da personaggi in cerca di notorietà (sì, perché nonostante sia la versione “vip” del Grande Fratello, sono pochi in realtà gli italiani che sapevano chi fosse questa “influencer”).

Anche il Movimento Neoborbonico si è schierato dalla parte di chi chiede un provvedimento contro la concorrente. I neoborbonici hanno inviato allo stesso tempo un dizionario di Lingua Napoletana all’ideatore del programma, Alfonso Signorini.

“Tale Elisa De Panicis, una “influencer” da un milione di “seguaci”, all’interno della (purtroppo) famosa trasmissione TV “Grande Fratello Vip” su Canale 5, associa la lingua spagnola a Napoli e alla “cafonaggine”. Senza entrare nel merito della qualità della trasmissione e senza entrare nel merito delle qualità della (milanese) De Panicis, delle sue dichiarazioni o del suo abbigliamento, visto che la redazione ha già (giustamente) espulso un concorrente per il suo linguaggio volgare e violento riferito proprio alla De Panicis, si richiede alla redazione un provvedimento anche contro la influencer nel rispetto di milioni di Napoletani (tanti, purtroppo, anche quelli che seguono il GFV).

“Nell’attesa di una risposta, il Movimento Neoborbonico ha inviato ad Alfonso Signorini, conduttore e curatore della trasmissione, un vocabolario napoletano da consegnare alla signorina in questione per illustrarle, se riuscirà a leggerlo e ad apprezzarlo, la ricchezza, l’antichità e le meraviglie di una lingua napoletana utilizzata da poeti, cantanti, attori e artisti da secoli e in tutto il mondo”.


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