Coronavirus a Napoli: perché è impossibile recuperare posti in alcuni ospedali


Il direttore generale del Cardarelli di Napoli e nuovo commissario dell’Asl Napoli 1, in seguito a dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa circa errori sui posti letto riutilizzabili reagisce e:“rende noto che la visione espressa da chi parla è evidentemente priva dell’indispensabile conoscenza non solo della situazione attuale, ma anche dei tempi di risposta che questa emergenza richiede”. Nello specifico, si era parlato di dedicare parti di alcuni ospedali partenopei alla gestione dell’emergenza coronavirus.

Verdoliva specifica che i presidi ospedalieri San Giovanni Bosco, Ascalesi, San Gennaro e gli Incurabili non sono sfruttabili per questione anche di tempistica per fronteggiare l’emergenza Covid-19. In aggiunta, dichiara che non si può eliminare l’assistenza di altre patologie. 

Verdoliva sottolinea l’inagibilità per problemi strutturali dell’ospedale Ascalesi e l’impossibilità di utilizzare il San Gennaro viste le condizioni affermando: servirebbero anni per poterlo rendere utile alla crisi Covid-19″. Per quanto riguarda il complesso degli Incurabili è risaputo a tutti della situazione in cui versa, quindi è impensabile ritenerlo disponibile.

Il commissario però sceglie di riunire tutte le forze nel Loreto Mare in riposta all’emergenza Covid-19. L’ospedale in 2 giorni è stato svuotato completamente e in una settimana sono stati attivati 10 posti letto di degenza. Entro 10 ne attiveranno altri 30 di degenza e 20 di sub-intensiva. 

Verdoliva considera infine tali considerazioni:“una sterile discussione accademica, priva tuttavia di una percezione seppur minima dei tempi brevissimi nei quali siamo chiamati a realizzare risposte concrete per i cittadini.”


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