L’ASL sanziona ANM: bus sporchi e non igienizzati, passeggeri e lavoratori a rischio


L’Azienda napoletana mobilità (Anm) è stata sanzionata dall’Asl Napoli 1 per la scarsa igienizzazione degli autobus. A riferirlo è l’Unione Sindacato di Base Lavoro Privato sulla propria pagina Facebook, che scrive: “L’Azienda napoletana mobilità (Anm) è stata sanzionata dall’Asl Napoli 1 per la scarsa igienizzazione degli autobus. L’Usb aveva poco tempo fa presentato un esposto-denuncia in cui venivano lamentate le scarse garanzie di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, oltre che dei passeggeri”.

Martedì 21 Luglio, dopo l’esposto denuncia inviato dall’USB Lavoro Privato agli organi competenti per quanto riguarda la salvaguardia dei lavoratori in termini di salute e sicurezza, gli ispettori dell’Asl Napoli 1 del dipartimento di prevenzione hanno verbalizzato l’Anm per mancata valutazione del rischio biologico per i conducenti di autobus.

L’esposto, esibito dal rappresentante legale dell’Esecutivo provinciale Usb, denunciava la mancanza di un’idonea procedura per la pulizia dei condotti dell’aria condizionata nei bus e di un’accurata igienizzazione dei mezzi, in particolare dei posti di guida a fine cambio turno. La tutela della salute dei lavoratori e dei passeggeri che sono costretti a viaggiare su autobus affollati dunque, con assenza di distanziamento sociale ma anche del corretto uso della mascherina.

Sul posto gli ispettori hanno inoltre accertato la mancanza di idonee condizioni igienico sanitarie all’interno dei bagni aziendali del deposito di via delle Puglie, disponendo l’immediato ripristino secondo quanto disposto dalle normative sanitarie nazionali.

“La nostra denuncia ha il fine di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini e dei lavoratori impegnati alla guida dei mezzi. Bisogna garantire la certezza  che tutte le procedure previste siano state messe in atto nel miglior modo possibile” afferma Adolfo Vallini rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell’Anm. “È intollerabile che il personale sia costretto ad operare in condizioni che non rispettano gli standard di sicurezza. Quanto sopra ci sembra sufficiente dimostrazione che le proteste avvenute nei mesi scorsi, per le note carenze di igiene e sanificazione degli autobus e dei luoghi di lavoro, non fossero strumentali ma palesi inadempienze contrattuali dell’azienda” – così conclude Vallini.


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