Il 118 di Napoli: “Il Covid si può curare a casa, si possono evitare file di ambulanze”


Il sistema sanitario della Campania in estrema difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. Bisogna fare i conti non solo con le persone affette da Covid che hanno bisogno del ricovero in ospedale, ma anche con il 118 sull’orlo del collasso per l’eccessivo numero di chiamate. Per non parlare poi dei malati non Covid che stanno subendo ritardi e disagi per la conversione dei reparti, come giustamente ricordato dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che chiede di intervenire su Napoli per l’arrivo di pazienti napoletani nel Beneventano.

Questa malattia si può curare anche a livello domiciliare, quindi medicina generale e guardia medica hanno un ruolo fondamentale”. Lo ha dichiarato Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia e in onda dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9.

Sulla querelle con la medicina generale Galano risponde al sindacato dei medici italiani (SMI): “Mi fa piacere che il segretario di un sindacato così importante mi risponda e faccia le sue richieste, mi chiedo perché non le abbia fatte prima. Io lavoro al 118 e quando ho dovuto fare le mie richieste le ho fatte in tempo, ho avuto le mie difficoltà per avere i dispositivi  ma ci sono riuscito per assistere così i miei pazienti in sicurezza. Non mi sembra opportuno farne una questione economica, loro hanno un contratto e devono fare ciò che gli compete: i codici di bassa gravità. Se riusciamo a mettere in campo una buona assistenza domiciliare possiamo evitare le scene delle file fuori ai pronto soccorso. Rinnovo il mio appello alla medicina territoriale: faccia la sua parte in sicurezza. Ci sono 40 medici a turno, la risorsa c’è, non si possono fermare in questo momento”.

E sulle scene della folla sul lungomare il responsabile del 118 dice: “Purtroppo queste scene contrastano tra loro. Il contagio aumenta e così anche la percentuale di persone che si aggrava e che deve essere assistita”.

Infine Galano spiega anche come aumentino gli interventi non necessari: “Non ci sono falsi allarmi ma, allarmi di minore gravità e di questi ne abbiamo tantissimi. Il cittadino è portato a chiedere a noi perché si sente abbandonato e l’unica voce è il 118 che però poi si distrae da interventi più gravi, per questo necessitiamo del supporto della medicina territoriale”.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI