Napoli, la aggrediscono e rubano la bici elettrica. In lacrime: “La usavo per lavorare”


AGGIORNAMENTO: tutto si è risolto nel migliore dei modi per Rosa. Grazie alla grande generosità di due persone, che le hanno regalato una nuova bici, ora ha di nuovo un mezzo con cui spostarsi e andare a lavoro. Segue l’articolo come era stato originariamente pubblicato.

Napoli “Non ti preoccupare, non ti succede nulla”: con questa frase due individui in motorino hanno aggredito scaraventando a terra una ragazza per rapinarla della sua bicicletta elettrica. Il fatto è avvenuto ieri sera a via Imbriani, al centro di Napoli. La vittima è Rosa, che quella bici la sta ancora pagando con sacrificio rata dopo rata, il suo unico mezzo per andare a lavorare e spostarsi in una città che offre ben poco come trasporto pubblico.

Ieri sera la città era praticamente deserta. Siamo in periodo di Covid e coprifuoco, le persone una volta tornate a casa per cena non escono più, e così l’assenza sia di un controllo sociale che di quello da parte delle forze dell’ordine crea il terreno fertile per il verificarsi di episodi del genere. Non è la prima volta che capita, come purtroppo è noto. E come già accaduto per episodi analoghi, di nuovo i napoletani si sono attivati per comprare una bici nuova a Rosa con una raccolta fondi che è stata già avviata (link).

Gliel’hanno rubata, con la violenza e la prepotenza, ma lei quella bici dovrà ancora pagarla. Dovrà lavorare e sborsare soldi per qualcosa che adesso appartiene a qualcun altro per diritto di sopraffazione. “Sto finendo di pagarla con sacrificio… e dovrò pagarla ancora – afferma Rosa – anche se è una cosa che da pochi minuti non mi appartiene più. Era il mio unico mezzo di trasporto per andare a lavorare. Era la mia gioia, il mio senso di libertà, uno dei pochi da due anni a questa parte. Non vi auguro il male – dice rivolgendosi ai rapinatori – ma vi auguro di provare la sensazione che sto provando io di vuoto e di schifo, di impotenza”.

Stava tornando dal Rione Sanità, dove aveva portato alcuni libri da consegnare. Rosa, infatti, lavora ma è anche poetessa e scrittrice, oltre che presidentessa dell’associazione culturale Poesie Metropolitane impegnata in campo sociale. Tra le diverse iniziative portate a compimento le poesie d’amore dipinte sulle panchine di Napoli ed Ercolano, oppure le poesie in Napoletano sulle saracinesche di Piazza Mercato, azioni che hanno recuperato e valorizzato luoghi oppure oggetti abbandonati attraverso la bellezza.


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