No dad, protesta nell’ultimo giorno di scuola: “La dispersione scolastica causata è un dramma”


Oggi è stato l’ultimo giorni di scuola per moltissimi bambini e ragazzi. Un anno segnato dalla pandemia del covid, dalla dad, da continui ripensamenti sulla chiusura dei cancelli o meno. La generazione scolastica è quella che ha subito di più il danno psicologico causato dal distacco con la realtà. Troppi i bambini che in questi mesi hanno dovuto abbandonare la scuola per motivi di connessione internet, per mancanza di dispositivi tecnologici, per la non presenza dei genitori.

Napoli – protesta dei no dad

Per questo motivo, oggi nell’ultimo giorno di scuola, si è fatta viva la protesta del collettivo “Usciamo dagli schermi“, in lotta da sempre contro la dad. A Napoli hanno affisso numerosi cartelli: fuori le scuole, per le strade della città, agli ingressi delle metro. Cartelli che rappresentavano ogni bambino che in questi mesi si è perso e non ha potuto continuare la propria istruzione.

“Il dramma della dispersione scolastica creato dalla DAD in città è stato fotografato a livello internazionale con l’espressione “enfantes perduts” su Le Monde e denunciato da Maria de Luzenberger, il capo del Tribunale per i minori: “Sono 900 in pochi giorni, contro le 400 segnalazioni del 2020 e le 800 dell’intero anno scolastico 2019. E il dato più preoccupante viene dalle scuole elementari, dove in passato l’evasione scolastica era stata ridotta al minimo“.

Quale peso ha avuto il tema della dispersione scolastica nel corso della campagna elettorale di una città come Napoli dove la criminalità organizzata è stata aiutata e supportata dalla DAD nel suo reclutamento criminale?” – scrive il collettivo sulla pagina Facebook. Già in passato il gruppo aveva organizzato una protesta contro la dad, raccogliendo alunni e genitori nel Bosco di Capodimonte per giocare e apprendere all’aria aperta.


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