Napoli senza Eurovision, Clemente si giustifica ma dopo le polemiche: “Manca la struttura”


Napoli esclusa dalle 17 città candidate ad ospitare l’Eurovision 2022. Una delusione enorme non averci neanche provato poiché, subito dopo la vittoria dei Maneskin di quest’anno, Alessandra Clemente aveva affermato che si sarebbe messa al lavoro per cercare di portare la competizione in città. Solo dopo il comunicato della Rai, che ha reso noto l’elenco delle città che avevano manifestato interesse, e solo dopo le polemiche per l’assenza del capoluogo campano, l’assessore e candidato sindaco ha spiegato i motivi della mancata candidatura.

“Con la possibilità di poter ospitare un grande evento come l’Eurovision Contest del 2022 in una città italiana, sarebbe stato bello avere Napoli tra le città candidate ma purtroppo, pur vagliando tutte le alternative sul tavolo, non ci sono spazi in città in grado di accogliere una manifestazione di questo tipo” – dichiara Alessandra Clemente, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli.

“C’era il grande desiderio di essere della partita – prosegue Clemente – e abbiamo lavorato per capire se potessimo arrivare a rispettare i parametri severissimi che impone l’Ebu, l’unione europea di radiodiffusione: una struttura da coperta e dotata di aria condizionata con 10.000 posti a sedere nelle cui adiacenze abbia capannoni per allestire l’area camerini degli artisti, l’area per gli uffici delle delegazioni internazionali, un centro stampa per 1000 giornalisti, tra le altre”.

“Mancano in città – aggiunge – strutture di questa portata. Naturalmente l’obiettivo, nel prossimo futuro, è quello di riuscire a dotare Napoli di tutti i mezzi possibili per far sì che a certe occasioni non bisogni più rinunciare per limiti oggettivi. È quello che merita  una grande città come la nostra”.

Una situazione gestita certamente male dal punto di vista della comunicazione. Sarebbe stato più intelligente informare la cittadinanza prima del comunicato Rai, per evitare la spiacevole sorpresa e soprattutto per non prestare il fianco a critiche da parte degli altri candidati. Catello Maresca, ad esempio, questo episodio lo ha sfruttato inviando all’Amministrazione e alla stampa una lettera due giorni prima della scadenza del termine per la presentazione della domanda.

Se Napoli non dispone di quegli spazi, lo possiedono invece le altre 17 città tra cui, entro la fine di agosto, sarà scelta la località ospitante dell’Eurovision 2022. Ci sono anche città piccole. Si tratta di Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Torino, Trieste, Alessandria, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo oltre ai comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa), Sanremo (Imperia).


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