Covid, 400 operatori sanitari non vaccinati: Asl Napoli 1 pronta a sospenderli


Dal 27 dicembre 2020, il giorno dell’arrivo del primo vaccino anti covid in Europa, i primi ad essere stati immunizzati sono stati gli operatori sanitari. Chi lavorava a stretto contatto con il virus, chi percorreva ogni giorno i corridoi di un ospedale, ha avuto la precedenza nel ricevere il vaccino. Insieme alla precedenza è arrivato anche l’obbligo, pena la sospensione prima – senza stipendio – e il licenziamento poi.

Asl Napoli 1 pronta a sospendere i suoi dipendenti

Sono 567 i dipendenti della Asl Napoli 1 Centro – tra cui medici, infermieri, operatori socio sanitari e impiegati amministrativi – che non risultano vaccinati e per i quali è stata avviata la procedura disciplinare, così come previsto dalla legge, previa verifica di compatibilità delle motivazioni ostative che avrebbero impedito a ciascuno di essi di accedere al percorso di immunizzazione. Come riferito da “Il Corriere del Mezzogiorno”, al termine della fase di controllo, è risultato che sono all’incirca 400 coloro che rischiano la sospensione.

C’è chi ha dato motivazioni valide per non rientrare nell’obbligo, chi risiede in un altro comune e quindi fa parte di un’altra Asl, chi nel frattempo si è iscritto in piattaforma e deve aspettare di essere convocato. Insomma, ci sono passaggi e accertamenti che in queste settimane dovranno essere completati. Nelle prossime ore il quadro della situazione sarà più chiaro per comprendere quanti tra medici, infermieri, operatori sanitari e dipendenti amministrativi finiranno per essere sanzionati perché non hanno voluto aderire alla campagna di immunizzazione.

Intanto, in Campania aumenta il numero dei ricoveri in terapia intensiva (si passa dai 18 dell’altro ieri ai 23 di ieri) e nei reparti di degenza ordinaria (379 contro i 366 precedenti). Dodici le nuove vittime, tre quelle delle ultime 48 ore, 9 in precedenza ma registrate ieri. Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza con la quale ha prorogato l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto fino al 30 settembre. Prorogate anche tutte le norme anti assembramento della movida.


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