Scuole aperte a Napoli, la paura di una preside: “Abbiamo tantissimi positivi”


Napoli Un ritorno a scuola tra emozioni discordanti a Napoli, dove oggi bambini e ragazzi sono tornati tra i banchi dopo la sospensione dell’ordinanza di Vincenzo De Luca da parte del Tar. Se i più contenti di tutti erano gli alunni, felici di ritrovare i compagni dopo le festività di Natale, stesso discorso non può essere fatto per i genitori: molti hanno delle perplessità, legate soprattutto alla scarsa immunizzazione riguardante la fascia dai 5 agli 11 anni. Preoccupano i casi in salita costante da giorni e l’eventualità che possano manifestarsi dei focolai.

Per quanto riguarda il personale docente, emblematico è il parere della preside Paola Carnevale del circolo didattico Eugenio Montale, intervistata dal Corriere del Mezzogiorno. “Io parlo per me – afferma – ma interpreto anche il pensiero di tanti miei colleghi. Non siamo a favore della didattica a distanza, ma abbiamo tantissimi positivi. Dieci docenti nella giornata di ieri nella mia scuola, nonostante siano tutti vaccinati. Chi con due dosi in attesa della terza, chi con tre dosi. Tanti alunni sono positivi. Se ci fosse un sistema armonizzato e funzionale non avrei timori, ma la Asl è sobbarcata di lavoro e riceviamo le notifiche dei tamponi con tanto ritardo. La nostra preoccupazione è non riuscire a lavorare bene perché i numeri dei contagi sono elevatissimi”.

Una mancanza dunque di quella tranquillità citata anche da Vincenzo De Luca nel corso della diretta di venerdì, quando annunciò l’ordinanza sulla chiusura delle scuole poi sospesa dal Tar. Il giudice, tuttavia, nella propria decisione non ha fatto valutazioni di questo tipo: nelle motivazioni ha infatti affermato la subordinazione delle norme amministrative regionali rispetto a quelle nazionali, considerate sufficienti ad affrontare il rientro in classe. Ha inoltre bacchettato il presidente della Campania, al quale ha addossato la situazione di collasso del sistema sanitario regionale per aver trattenuto per sé la delega alla sanità, oltre a non aver predisposto delle misure idonee a garantire un ritorno a scuola in sicurezza.


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