Concerti in musica al Duomo: un Natale in armonia

Duomo di Napoli.


Per i giorni di Natale Napoli veste i suoi abiti migliori, sfoggia le sue luci più sfolgoranti e accorda i suoi strumenti più belli, suonando le note più dolci e più toccanti per commuovere i cuori. Grazie ad attività promosse dalle scuole medie, il Duomo ospiterà concerti di musica per augurare un sereno Natale in un clima del tutto gioioso e felice.

Nello specifico VesuvioLive ha presenziato al concerto de la Banda Sbandata, un’orchestra a percussioni composta da bambini affetti dalla sindrome di down che hanno suonato un repertorio allegro e movimentato, liberamente ispirato e tratto dai canti popolari africani. Commovente è stato l’assolo canoro di un testo che ha descritto in modo preciso la vita per un ragazzino down: il ritornello intonava “non ci occorre la vostra pietà, io voglio vivere con dignità”, mentre la batteria e le percussioni dettavano un tempo molto incalzante.

Successivamente, dopo una visita guidata all’interno del museo, sempre nella Cappella del tesoro di san Gennaro, concepita appositamente per ospitare e conferire un’ottima acustica al luogo, un vero e proprio paradiso per tutte le opere d’arte esposte (quali busti di bronzo, dipinti, ori, marmi e tanto altro ancora – ndr) si è esibita in un’elegante divisa blu cobalto, la Pergolesi Consort, un’orchestra di flauti dolci, dal granbasso al soprano, dell’omonima scuola di Arco Felice. Tutti ragazzi e ragazze che, con minuziosa serietà e compostezza, come piccoli musicisti professionisti, hanno deliziato le orecchie del pubblico suonando con rigore e amore, sonate per flauto di Johann Sebastian Bach, ma anche l’Inverno tratto da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e una Reginella, dolce e sinuosa; il tutto presenziato e diretto da una commossa Silvia Giorgianni, docente di educazione musicale della scuola.

Cappella di san Gennaro

Cappella di san Gennaro.

Tra i componenti della giovane orchestra, Alessandro Carnevale, un ragazzo di circa 13 anni, flauto dolce laterale, ci confessa che per lui suonare Bach (aria sulla IV corda – ndr) è come «immedesimarsi in ciò che l’artista pensava: alcuni pezzi fanno riflettere e fanno pensare tanto, mentre invece altre arie riempiono di gioia, di euforia e di allegria e trasportano in un altro posto, come i pezzi natalizi e di musica leggera. Inoltre la musica aiuta me e i miei compagni ed essere molto uniti: la musica aiuta sempre l’amicizia».

Duomo di Napoli.

Duomo di Napoli.

La professoressa Giorgianni ci spiega quanto questi ragazzi, credano e si appassionino allo strumento del flauto e ci racconta i premi vinti da questi giovani talenti, piccoli musicisti con un prospero domani: premi a Ferrara, esibizioni al San Carlo, premiazioni nuove a Ostuni che «hanno riempito di soddisfazione l’orchestra e i ragazzi; credo molto nello strumento del flauto dolce, anche essendo una pianista; credo che il teenager di oggi, suonando e studiando questo strumento, possa automigliorarsi e affinare sempre di più la propria sensibilità artistica e quella degli altri che ascoltano rapiti».


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