Il ministro dei beni culturali, Franceschini, parla a Pompei


Come promesso nei giorni scorsi il restauro delle tre domus è stato avviato e proprio in occasione dei lavori Franceschini, il ministro dei beni culturali, si è recato a Pompei.

Nel corso della sua visita Franceschini ha rilasciato alcune dichiarazioni sui lavori che si stanno svolgendo nel sito archeologico e non ha mancata di sottolineare l’importanza degli aiuti che arrivano dai privati senza però sminuire il settore pubblico.

Consapevole del fatto che gli occhi del mondo sono puntati sulla squadra che opera per il bene di Pompei Franceschini è soddisfatto dell’operato della squadra «Abbiamo i riflettori del mondo puntati addosso – ha detto – perciò non dobbiamo sbagliare. E la squadra chè c’è sta facendo bene». 

Anche i sindacati vengono chiamati in causa dal ministro «Per lavorare bene dobbiamo andare tutti d’accordo. Ci vuole impegno e collaborazione da parte di tutti»

 «È evidente che il contributo dei privati non si sostituisce al pubblico, che è determinante, ma può essere di grande aiuto e vorrei si superassero assurdi dibattiti ideologici. Il Paese ha un grande patrimonio storico e culturale e attraversa una crisi finanziaria e siamo a vigilia di una manovra di spending review» ha spiegato Franceschini auspicando che «si costruiscano le condizioni» per l’intervento di privati, «anzitutto con una convenzione tipo che tolga tutte le discussioni». Gli uffici del Ministero, ha aggiunto, «stanno lavorando prendendo spunto da quanto è accaduto in questi anni a Ercolano, soprattutto attraverso incentivi fiscali più importanti per i privati che fanno un atto di liberalità per aiutare il recupero del patrimonio del paese».


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