Greenpeace contro la plastica: ripulito il Lido Aurora a Portici


Il gruppo locale di Greenpeace di Napoli ieri ha ripulito dalla plastica il litorale di Portici, precisamente la spiaggia del “Lido Aurora”. Una spiaggia che si presentava piena di rifiuti che sono stati raccolti, imballati e catalogati dalle 16,30 alle 19,30.

Questa iniziativa si inserisce in  attività del movimento #BreakFreeFromPlastic – la coalizione di organizzazioni di cui fa parte anche Greenpeace – che segue un protocollo ben preciso. Infatti, tali attività potrebbero essere riprodotte su scala mondiale dato il loro duplice scopo: da un lato, di quantificare tutte le tipologie di rifiuti presenti sulle spiagge e, dall’altro, identificare i marchi che contribuiscono maggiormente a generare l’inquinamento.

“Da anni le grandi aziende continuano a immettere sul mercato enormi quantitativi di plastica, principalmente usa e getta, non assumendosi alcuna responsabilità circa il suo corretto riciclo e recupero”.  Severe appaiono le parole di Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, che, d’altronde, caratterizzano ogni iniziativa contro l’inquinamento. Se vogliamo fermare l’inquinamento della plastica nei nostri mari, è necessario che le grandi aziende affrontino concretamente le loro responsabilità, in particolare riguardo alla produzione di plastica monouso, avviando immediatamente programmi che riducano drasticamente il ricorso all’utilizzo di imballaggi e contenitori in plastica usa e getta”.

Lo stato di salute dei nostri mari è sempre più minacciato da un nemico comune: la plastica. Si stima infatti che ogni minuto, di ogni giorno, di ogni anno, un camion pieno di rifiuti finisca nei mari del Pianeta.

Come dimostrano i più recenti dati scientifici – aggiornati al 2015 – solo il 9% della plastica prodotto a livello mondiale a partire dagli anni Cinquanta è stata correttamente riciclata. Inoltre, sebbene le percentuali di riciclo siano migliorate negli ultimi decenni, date le varie iniziative, è evidente che tale incremento non sarà sufficiente a evitare problemi futuri di inquinamento da plastica.

La situazione potrà solo peggiorare considerando la vertiginosa crescita della produzione e dei consumi di plastica a livello mondiale che, secondo stime attendibili, quadruplicherà entro il 2050. Proprio per questo, Greenpeace ha lanciato una petizione(no-plastica.greenpeace.it), sottoscritta da più di un milione di persone in tutto il mondo, in cui si chiede ai grandi marchi come Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Unilever, Procter & Gamble, McDonald’s e Starbucks di ridurre drasticamente l’utilizzo di contenitori e imballaggi in monouso.


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