Nuovo lockdown in Campania: “Una chiusura senza aiuti concreti equivale a un disastro”

Giornata Mondiale della povertà. Povertà


È una notizia pesante quella annunciata, poche ora fa, dal governatore della Campania Vincenzo De Luca: l’ipotesi di un nuovo lockdown totalitario della Regione. Un annuncio che ha già messo in agitazione migliaia di cittadini e commercianti, che hanno già subito pesanti perdite durante la prima chiusura nazionale. A confermare lo stato di agitazione generale ci sono le rivolte in numerose città della Campania, tra cui quella di ieri sera, all’esterno della sede della Regione, da parte dei ristoratori ed esercenti di Napoli.

Fernando Farroni, vicesindaco di Portici (Na) con delega al commercio e al turismo, chiede chiarezza al governatore De Luca: “Prima del lockdown è indispensabile chiarezza sulle misure economiche di aiuto a famiglie e imprese. Male, molto male, scaricare sui Comuni che non hanno le risorse per far fronte alle esigenze – sottolinea Fernando Farroni -. Malissimo scaricare sui Cittadini la responsabilità della diffusione dell’epidemia. La nostra Città vive di commercio e piccole imprese ed abbiamo tante famiglie in difficoltà da mesi. A Portici, come in altre città della Campania, il commercio è una parte fondamentale dell’economica, una chiusura, come annunciato, senza aiuti concreti, equivale a un disastro per migliaia di famiglia. Occorre chiarezza e linee guida prima di un nuovo lockdown”, conclude il vicesindaco di Portici.

Con queste parole il vicesindaco di Portici chiede delucidazioni al governatore De Luca, in particolare per quanto riguarda gli aiuti economici da poter destinare ai commercianti ed esercenti che adesso potrebbero trovarsi nuovamente con le spalle al muro.


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