Il “Paniere vesuviano”: a Torre Annunziata trionfano le eccellenze agricole locali


Un’iniziativa di grande successo quella organizzata sabato 9 giugno dal Presidio Slow Food Vesuvio a Torre Annunziata. Con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la scorsa domenica via Gino Alfani ha infatti ospitato “Il Paniere Vesuviano”, una manifestazione volta a far conoscere, tutelare  e soprattutto assaporare le eccellenze agricole nostrane, avvicinando la popolazione alla tradizione e alla storia che si cela dietro i prodotti delle coltivazioni locali.

Protagonista della prima tappa di questo viaggio è stata l’albicocca del Vesuvio, che nel pieno del suo periodo di maturazione è stata proposta al pubblico in alcuni dei suoi più apprezzati derivati. Dalle ore 9 alle ore 13 infatti il tratto che va dall’intersezione con via Rampa Nunziante fino all’incrocio con corso Umberto I è stato chiuso al traffico e trasformato in una “mostra-mercato delle biodiversità”, uno spazio libero dedicato al buon cibo nella sua forma più genuina.

Diverse personalità di spicco hanno sostenuto la causa della manifestazione. Primo tra tutti il presidente dell’associazione “Albicocche del Vesuvio” Gaetano Romano, che ha brevemente tracciato la storia e le caratteristiche del frutto (di cui sono presenti sul territorio ben 23 qualità diverse) nell’intima cornice del Bistrot Savì, in presenza di altri imprenditori agricoli, esperti del settore e semplici curiosi.

Paniere Vesuviano 2“Nonostante il bell’aspetto delle altre varietà” – dichiara Romano – “l’albicocca vesuviana gode di proprietà organolettiche sicuramente superiori rispetto a quelle provenienti dalla Francia o dalla Spagna, anche se magari meno appetibili alla vista. Il meteo altalenante di quest’anno non ci ha aiutato parecchio, ma siamo comunque riusciti ad ottenere un buon raccolto.”

Presenti sul luogo anche i ragazzi della 3E del Liceo Scientifico Pitagora, che hanno esposto ai passanti i benefici economici ed ecologici del commercio equo e solidale e degli alimenti di composizione interamente biologica con degustazioni ed illustrazioni.

“Quest’anno il percorso affrontato insieme ai ragazzi del Pitagora” – sostiene Maria Lionelli, fiduciaria del presidio Slow Food del Vesuvio – è stato incluso in un contesto più importante che è quello della sensibilizzazione verso i cambiamenti climatici e degli effetti che questi provocano sulle strategie agricole; la mostra di oggi è il loro modo di raccontare questa esperienza di grande successo e i prodotti che hanno studiato.”

La causa è stata fortemente perorata dai commercianti locali, che hanno visto nel “Paniere Vesuviano” un’occasione per rivalorizzare la città e sensibilizzarla alla tutela e al rispetto dell’ambiente.

Paniere Vesuviano 3“L’isola pedonale – spiega Anna Pucillo, titolare del negozio d’abbigliamento “Gemme” – “è un pezzo di strada che viene restituito al cittadino oplontino, forse troppo abituato a spostarsi costantemente in macchina a discapito del pianeta. Lo smog sta diventando insopportabile, per cui chiediamo che la chiusura di questo tratto di strada si ripeta ogni terza domenica del mese, ospitando sempre iniziative simili.”

Le dichiarazioni di Pucillo sembrano ricalcare pienamente la posizione dell’amministrazione comunale di Torre Annunziata a riguardo, presente all’evento nella persona dell’assessore Martina Nastri.

“Oggi ci siamo mossi per capire in primis la rispondenza della comunità a questo tipo di iniziative” – afferma Nastri – “Dato il feedback positivo riscontrato, eventi simili si ripeteranno con cadenza trisettimanale a partire dal mese di settembre.”

Ad allietare la mattinata il gruppo “Quelli della curva”, che hanno coinvolto gli astanti con balli e danze popolari tipiche della tradizione campana.


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