Vaccino anti-covid, 20 milioni per produrlo a Torre Annunziata: la proposta di Novartis


La campagna vaccinale prosegue a rilento, a causa della carenza di dosi, e da tempo ormai si profila l’ipotesi di far produrre il farmaco anti-covid anche ad alcune aziende italiane. È il caso della casa farmaceutica Novartis, che potrebbe cominciare a produrre il vaccino anche in uno stabilimento di Torre Annunziata.

Ad annunciarlo è Pasquale Frega, country president di Novartis in Italia e amministratore delegato di Novartis Farma, nel corso di una intervista rilasciata a La Repubblica a firma di Vito de Ceglia. “Siamo pronti a dare il nostro contributo”, ha affermato Frega a proposito dei vaccini.

“Stiamo valutando in maniera seria quale sia la capacità esistente e i volumi che può generare il nostro stabilimento“. E a questo scopo, la Novartis sta valutando la possibilità di utilizzare anche lo stabilimento di Torre Annunziata. Secondo Pasquale Frega, infatti, questo “potrebbe supportare gli sforzi per produrre vaccini in Italia”.

Per questo motivo, ha concluso l’AD di Novartis Farma, “entro i prossimi 4 anni abbiamo programmato di investire nel sito oltre 20 milioni di euro per aumentare la sua capacità produttiva. Nel caso fossimo scelti dal governo, gli investimenti saranno aumentati“.

Il comune partenopeo di Torre Annunziata potrebbe dunque diventare una delle sedi produttrici del vaccino anti-covid. Gli sforzi del Paese per accelerare la campagna vaccinale proseguono, nell’ottica di un’epidemia che si fa sempre più ingestibile anche a causa delle varianti.


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