Torre del Greco, sequestati 500 chili di cozze a rischio epatite A


Torre del Greco – Questa mattina, all’alba, la Capitaneria di Porto ha condotto a Torre del Greco un’intensa operazione anti frode alimentare che ha portato al sequestro di mezza tonnellata di cozze, apparentemente buone ma senza etichetta e stabulazione, cosa che naturalmente non le rende legali poiché potrebbero essere a rischio epatite A. Secondo quanto dichiarato dalla Guardia Costiera i mitili erano “potenzialmente nocivi per la salute del consumatore per l’allarme epatite A e per i riscontri di Norovirus rilevate nelle acque campane”. Il comandante Rosario Meo ha condotto l’indagine della Capitaneria di Porto e ha deciso di sottoporre a fermo anche un mezzo di grosse dimensioni adibito a trasporto per le cozze poiché primo di documentazione di accompagnamento che definisse la provenienza delle cozze.

La Capitaneria di Porto vuole lanciare un forte segnale alla criminalità alimentare e vuole mettere fine al commercio abusivo di prodotti alimentari e per farlo deve necessariamente tenere gli occhi sempre aperti. Come dichiarato dallo stesso Meo: “L’operazione è una risposta forte al crimine organizzato lungo la filiera agro-alimentare che alimenta il mercato parallelo in nero del commercio abusivo di prodotti ittici di vario genere che, oltre a costituire potenziale pregiudizio per la salute pubblica, incide fortemente anche sul delicato equilibrio eco-sistemico del litorale costiero corallino”. Nel frattempo i 500 kg di cozze sequestrate sono state sopposte a distruzione attraverso affondamento.

Lo riferisce Francesca Raspavolo de Il Mattino.


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