Il sindaco non ritira le dimissioni, finita l’era Borriello: città senza governo

Ciro Borriello sconfitto: i motivi della disfatta


 

Torre del Greco. Dopo tre anni e con il sindaco dimissionario e in carcere, è finita l’amministrazione Borriello. Si conclude così con due anni di anticipo rispetto la naturale scadenza l’amministrazione comunale di Torre del Greco. Ora si attende l’arrivo di un commissario prefettizio che avrà il compito di gestire Palazzo Baronale e di accompagnare la città alle urne la prossima primavera. Ciro Borriello non ha ritirato le dimissioni per cui dalle 23 di oggi, scaduti i venti giorni a sua disposizione per legge per cambiare idea, non è più il sindaco di Torre del Greco. Resta in carcere, accusato di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni di ente pubblico e falsità in atto pubblico: lunedì affronterà i giudici del Tribunale del Riesame, ai quali ha presentato istanza di scarcerazione.

Ciro Borriello, 60 anni compiuti lo scorso mese di febbraio, è stato rieletto sindaco di Torre del Greco l’8 giugno del 2014 con una coalizione di centrodestra al secondo turno, battendo Loredana Raia. In politica dal 1993 quando fu eletto consigliere comunale per la Democrazia Cristiana, è stato anche consigliere provinciale di Napoli e deputato con Forza Italia. Nel 2007 diventò sindaco per la prima volta, concluse i cinque anni di mandato ma nel 2012 si arrese al candidato del centrosinistra Gennaro Malinconico, dimessosi nel 2014. Da qualche mese Ciro Borriello preparava il ritorno alla Camera e si era avvicinato molto a Noi con Salvini di Matteo Salvini ma lo scorso 28 luglio, al termine del terzo consiglio comunale in dieci giorni, si dimise per i dissapori in maggioranza. Lunedì scorso l’arresto.


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