Ciro Borriello a processo, l’appello su Fb: “Statemi vicino, ho la morte nel cuore”


Ciro Borriello va a processo. Sta per aprirsi una nuova stagione mediatica che vede protagonista l’ex sindaco di Torre del Greco, oggi agli arresti domiciliari. Borriello anticipa l’inizio del processo affidandosi ad un appello lanciato su Facebook. L’ex primo cittadino era stato arrestato lo scorso 7 agosto con l’accusa di corruzione, truffa e falso.

Quest’ultima accusa è poi caduta in sede di Riesame, quando l’ex sindaco ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari. In particolare, secondo la Procura di Torre Annunziata, Borriello, in cambio di somme di denaro in nero, avrebbe avvantaggiato la ditta di raccolta rifiuti “Fratelli Balsamo”, estromettendone un’altra.

Nel post, Borriello non rinnega nemmeno per un momento gli anni della sua amministrazione: “sono trascorsi 24 anni dalla mia prima esperienza istituzionale. In questo lungo lasso di tempo – spiega – ho potuto ricoprire tanti incarichi politici prestigiosi, sempre con la stessa grande passione e dedizione. Tante soddisfazioni rese possibili dalle persone che hanno creduto in me, conferendomi il loro consenso popolare“.

L’ex sindaco lancia un appello trasversale, rivolto sia a quanto lo abbiano sostenuto in questi mesi, sia ai suoi avversari politici: “Alla vigilia di questa ennesima prova importante, ancora una volta mi rivolgo a voi: ai miei sostenitori di tante elezioni, che in questi mesi anche indirettamente (e talvolta l’ho scoperto diverse settimane dopo) non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno; a chi mi ha votato e oggi è convinto della mia colpevolezza; ai miei storici denigratori, ai quali – quando il confronto rimane su binari di reciproca correttezza – va comunque la mia stima incondizionata“.

Con forza, poi, Borriello ribadisce la sua totale estraneità ai fatti che gli contesta la Procura: “Sono pronto a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti contestati, pronto a fare capire ai miei cittadini – elettori e non – che ho amministrato questa città con le mie idee, le mie convinzioni, le mie “fisime”, giuste o sbagliate che siano, ma mai, e sottolineo mai, sotto il condizionamento di qualcuno che pagava per orientare le mie decisioni“.

Vi chiedo – conclude l’ex sindaco – di seguire l’intera fase processuale e di tracciare alla fine di questo periodo – che spero non sia lungo – il vostro bilancio definitivo. Solo in fondo a questo tunnel, capirete che chi oggi vi scrive con la morte nel cuore non ha mai avuto bisogno di soldi per compiere le scelte che riteneva più giuste“.


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