Mele attacca Palomba sulle nomine di Portavoce e Capo Gabinetto: nel 2014 era contrario


Luigi Mele resta tra i più attivi e polemici consiglieri di opposizione dell’attuale governo di Torre del Greco. L’ex assessore dopo aver contestato le nomine di Ciro Piccirillo nella commissione elettorale e di Vincenzo Sannino ai Lavori Pubblici, protocolla una interpellanza che sarà oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale.

La richiesta formulata riguarda le future nomine di Capo Gabinetto e del Portavoce del sindaco Giovanni Palomba per i quali è stato aperto un bando di selezione. L’ex assessore interroga sull’opportunità delle nomine rispolverando una presunta dichiarazione del primo cittadino datata 10 settembre 2014 quando era seduto nei seggi dell’opposizione:

«…gli atti che praticamente questa amministrazione sta facendo mi sembrano più atti di una città inglese, tedesca o addirittura di Abu Dhabi, perché ci sono una serie di spese, tipo incarichi: Capo Gabinetto, addetto stampa…, quando noi praticamente abbiamo un ufficio stampa con un concorso che è stato fatto anni fa con professionista che praticamente è un dipendente comunale».

In tema di nomine Torre del Greco si conferma una habituè di polemiche e ombre. Nella passata gestione di governo il ruolo di Portavoce del sindaco era ricoperto dal giornalista Aniello Sammarco. L’ex sindaco Borriello non badò a spese, corrispondendogli mensilità per circa 2.700 euro.

Gli strascichi proseguirono con due lettere inviate alla Commissione Trasparenza, nelle quali si contestava l’attribuzione della categoria contrattuale di appartenenza e l’inosservanza del principio di esclusività che il ruolo impone per legge. Infatti i portavoce dei sindaci devono astenersi da qualsivoglia attività giornalistica.

E’ consuetudine che ogni macchina comunale si adoperi a nominare le due figure fin dalle prime battute di governo. Tutti i sindaci si fanno accompagnare da un portavoce che diventa l’anello di congiunzione tra il primo cittadino e la stampa, sebbene la scelta che per legge risulta adottata personalmente dal sindaco ha da tempo posto una serie di nubi sulle presunte connivenze tra la politica e il mondo del giornalismo.

Sulla questione si espresse anche l’onorevole del Movimento 5 Stelle di Torre del Greco Luigi Gallo che battezzò negativamente la nomina del prescelto.

Un quadro fosco che si  annuncia anche in questa occasione considerate le premesse non certamente positive. Mele aveva già espresso perplessità con un post su facebook di metà agosto:

«Questa è un’altra interrogazione fatta al Sindaco, con la quale chiedo chiarimento in merito ad una questione che non è poi così banale come qualcuno la può ritenere. Sono sicuro che Luigi Pepe e Salvatore Perillo sapranno superare brillantemente il colloquio. Ma a questo punto mi chiedo perché fare scomodare altri candidati per una selezione pubblica».

Sarebbe opportuno concentrarsi sui temi che riguardano i servizi e l’igiene urbana, criticità da migliorare e potenziare quanto prima. Assistiamo invece all’avanzare della cultura del sospetto e del presunto clientelismo. Il classico problema italiano che riguarda la politica.

Di seguito l’interpellanza:

 

 

 


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