Troppa folla al Miramare, stop all’evento. Il titolare: “Il Comune è assente”


Una moltitudine di persone si era accalcata all’esterno del Miramare per partecipare all’evento che l’attività di via Litoranea a Torre del Greco aveva promosso per la giornata del 25 aprile. Giovani e meno giovani si sarebbero intrattenuti con musica e aperitivo. Ma non è stato così, perché quel gran numero di clienti ha richiamato l’attenzione dei vigili urbani che in un controllo preventivo ed ordinario hanno riscontrato una quantità potenziale eccedente di entrate, rispetto a quanto prevede la licenza amministrativa in possesso dell’impresa ricettiva.

Secondo quanto riferito dal titolare Santiago Faraone Mennella per poter realizzare un evento come quello annullato, è necessaria una licenza di pubblico intrattenimento. Quella attualmente in possesso consente l’utilizzo della musica come attività collaterale ad una principale. Ciò che è stato contestato dalla pubblica autorità è proprio la tipologia dell’evento che prevedeva, invece, l’esercizio della musica come fondamentale per lo svolgimento stesso della serata.

«Abbiamo ricevuto l’invito a regolarizzare la nostra posizione amministrativa e lo faremo, perché siamo abituati a rispettare le regole. Ci tengo a precisare che la nostra attività non è quella di una discoteca. Abbiamo sempre agito nel rispetto del vicinato, con una sola serata a settimana terminando entro e non oltre le 23 e 30», commenta il titolare Faraone Mennella. Un vicinato che spesso si è mostrato ostile e poco tollerante nei confronti degli operatori economici che negli ultimi anni stanno provando a consegnare alla città un nuovo impulso.

Il quartiere Litoranea, silente per gran parte dell’anno si ripopola nel periodo primaverile ed estivo rientrando nell’oblio di vita e rumori nel resto dei mesi. E così è diventata consuetudine lo scontro serrato tra gli imprenditori della zona e residenti fin dalle prime battute della bella stagione. A chiudere il cerchio l’assenza di delibere comunali in grado di regolamentare l’esercizio delle attività commerciali, a tutela di imprenditori e degli stessi cittadini.

«Altri comuni vicini in poco tempo hanno dato vita a flussi di persone enormi, producendo ricchezza e posti di lavoro. Noi a Torre del Greco non abbiamo mai avuto una delibera che regolamentasse in certi periodi le attività, nonostante i continui solleciti di tutti gli operatori della zona. Abbiamo anche subito critiche ingenerose da parte del vicinato, disturbato dalla musica e dalle folle di persone. Noi vogliamo rispettare le regole e lo abbiamo sempre fatto attenendoci agli orari indicati a livello legislativo nazionale, ma la mancanza di regole comunali contrasta con la possibilità di lavorare meglio. Il nostro “disturbo” è attualmente limitato alle sole ore diurne. Subiamo la totale assenza della Pubblica Amministrazione, solerte nelle attività di controllo elevando contravvenzioni, ma un po’ meno nella cura del territorio che inficia sulle nostre possibilità di portare persone e quindi ricchezza al territorio e lavoro.

Abbiamo convissuto per mesi – aggiunge Faraone Mennella – con il problema dei rifiuti, ottenendo solo dopo 3 mesi lo spazzamento della strada. Il sistema di raccolta differenziata dovrebbe essere effettuato, come da gara d’appalto, presso i gradi produttori di rifiuti, ma non avviene. Non ci viene recapitato niente, neanche le buste della spazzatura. Anche le spiagge che sono demaniali, non  vengono curate dal Comune. Credo che l’Amministrazione sia in difetto. Mancano i servizi essenziali e crescere è difficile. Una crescita che deve riguardare l’intera comunità, dall’operatore economico al singolo cittadino». 


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